Spiga

Le virtù del coniuge perfetto secondo gli antichi proverbi

I proverbi danno un' immagine relativamente omogenea, ma parziale dei criteri che presiedevano alla scelta di un coniuge. Da una parte privilegiano il punto di vista dell' uomo, dall' altra la loro saggezza è spesso espressione della saggezza dei padri più che dei sentimenti vissuti dai giovani: il tono per lo più pessimista, talvolta cinico, sempre disincantato di queste testimonianze.

Un primo principio è affermato universalmente: mettere in gurdia i giovani nei confronti della bellezza e delle sue tentazioni:"Bel viso, matto chi ci si specchia", "Belle rose diventano spine".
Inoltre non serve a niente: "La Bellezza non si mangia e non si beve" e "Bella moglie non ti farà mai ricco".

Peggio ancora, nasconde ogni vizio: "Bello e buono non può essere", "Una bella ragazza ha sette difetti" e "Chi cerca una rosa trova spesso dello sterco".

Infine una bella donna attira cupidigia e i guai:"Chi ha una moglie bella, un castello sul confine e una vigna sul bordo della strada, non manca mai di guerre".

I proverbi raccomandanodi scegliere moglie o marito per la sua virtù: "Moglie buona e leale è tesoro senza eguale" e "La virtù è la miglior attrattiva. Il buon vino non ha bisogno di orpelli".

Una buona moglie è soprattutto una donna casta, dall' onore senza macchia: "Niente formaggio senza crosta e niente moglie senza pudore".

La donna deve essere anche una buona massaia:"La moglie che è spesso in strada tiene la casa come un letamaio".

Allo stesso modo la giovine o suo padre devono scegliere un giovanotto lavoratore:"Cacciatore o pescatore non hanno mai acquistato nè campo nè vigna" e "Le carte e il tamburello non hanno mai fatto bollire la pentola".