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Documentario sul Peak Oil - Parte 6/6

Documentario sul Peak Oil - Parte 5/6

Documentario sul Peak Oil - Parte 4/6

Solar Fizz: la doccia solare portatile da giardino


Quest' oggi voglio presentarvi un' altro eco-prodotto molto interessante, secondo me, e anche molto utile.
Quella che vedete nell' immagine è la Solar Fizz: una doccia solare da giardino.
Utilizza un semplice pannello solare per riscaldare l'acqua ad una temperatura superiore ai 70 ° C senza utilizzare energia elettrica.
L'intera unità richiede meno di un minuto per essere montata senza bisogno di strumenti particolari e tutto ciò che dovete fare perchè sia utilizzabile è semplicemente collegarla a una canna d' acqua. Poi funziona tutto come una doccia normale e c'è, ovviamente, anche la possibilità di regolare la temperatura dell' acqua. È anche possibile regolare l'altezza della doccia da 130 cm a 230 centimetri in base alle proprie comodità e dopo aver finito, si può usare l'acqua per annaffiare i fiori del vostro giardino.
Se qualcuno ha trovato interessante questa doccia portatile può trovare altre informazioni sul sito della Solar Fizz

Documentario sul Peak Oil - Parte 3/6

Documentario sul Peak Oil - Parte 2/6

Documentario sul Peak Oil - Parte 1/6

Documentario sul Peak oil - picco del petrolio - (Oil, Smoke and Mirrors) e la crisi petrolifera. Parte I

Il peak oil è il momento in cui la domanda di petrolio supererà la possibilità dell'industria petrolifera di soddisfarla.

Il problema della desertificazione - Can you hear the trees?

La desertificazione è una delle conseguenze più disastrose dei mutamenti climatici e dello sfruttamento incontrollato delle risorse ambientali. Se non fossero allarmanti i dati riguardanti questa catastrofe, potremmo fermarci e ascoltarne gli effetti.


Intervista a Fattori sulla privatizzazione dell' acqua


Eclipse Intuit Mobile: l' eco-telefonino



Molto spesso quando parliamo di eco-gadget pensiamo a degli oggetti molto utili e ben pensati, che danno il loro, seppur piccolo, contributo a salvaguardare il nostro Pianeta. Ma che non tengono il confronto con i prodotti di ultima generazione, non tanto per il design ma per i loro componenti.
Questa volta, però, basta dare uno sguardo all' Eclipse Intuit per incoraggiare anche i più scettici a rivalutare gli eco-prodotti.




Disegnato da Eddie Goh, questo cellulare possiede tutte le caratteristiche che ognuno di noi si aspetta dai nuovissimi telefonini: fotocamera da 5 megapixel e touch-screen per esempio.
Ma ciò che rende veramente unico questo prodotto è il poter ricaricare la batteria quando è esposto a qualsiasi fonte di luce.



Eclipse indica che i prodotti ecologici possono essere trendy e competere con quelli normali, oltre ad essere molto più utili a causa della loro eco-natura. Si spera di vedere più cose che rientrano nella stessa categoria e con la stessa impronta di stile e di sostanza.

Fammi il pieno di aria...GRATIS!!!

Immagine artistica della settimana

Immagine atipica della settimana

Immagine 2.0 della settimana

Energia e Ambiente - Parte 3/3

Terzo e ultimo appuntamento con il professor Federico M.Butera, questa volta i temi trattati saranno: energia rinnovabile, cambiare il sistema energetico.

Energia e Ambiente - Parte 2/3

Seconda puntata delle tre previste con Federico M.Butera.
Nella prima era stato trattato il tema delle riserve di combustibili fossili.
Questa volta invece il professor Butera ci parlerà di uranio, nucleare e catastrofi ambientali.

Centro di riciclo Vedelago (Tv) - Riciclo al 99%

Forse per l' Italia c'è ancora speranza...

Privatizzazione dell' acqua, Cochabamba insegna

Nel 2000 la Bechtel Corporation di San Francisco, con l'appoggio della Banca Mondiale che aveva promesso un prestito alla Bolivia, ottenne dal governo boliviano la privatizzazione di tutte le risorse idriche di Cochabamba, la terza città del paese.
E' una storia che può avvenire anche da noi...anzi...stà già avvenendo!


Energia e Ambiente

Il tema dell' energia e dell' ambiente è uno dei più discussi e commentati da politici, televisione, radio, esperti ecc.

Eppure c'è ancora molto ignoranza e indifferenza riguardo a questo problema. Spesso non riusciamo a percepire la reale importanza che l' energia e l' ambiente occupano nella nostra vita.

Questo articolo tratterà i temi delle riserve di combustibili fossili; carbon sequestration.
Temi che saranno presentati da Federico M.Butera professore di fisica tecnica ambientale presso il politecnico di Milano; svolge attività di ricerca nel settore dell' uso razionale dell' energia e delle fonti rinnovabili nell' ambiente costruito nell' ambito di progetti nazionali e internazionali. Impegnato nella divulgazione, è stato tra i fondatori dell' ambientalismo scientifico in Italia.



ENERGIA E AMBIENTE
di Federico M.Butera

Iniziamo subito con due messaggi forti. Il primo dice che il Mondo consuma 2 barili di petrolio per ogni barile scoperto. E' una cosa che ci preoccupa? Dobbiamo preoccuparcene?
L' altra dice: ci sono voluti 25 anni per consumare i primi 1000 miliardi di barili di petrolio e che consumeremo i prossimi 1000 miliardi in 30.

E' una cosa che ci interessa? Direi di si.
Sono due affermazioni molto grosse e dato il tipo di affermazione, dato il tipo di messaggio, viene subito in mente che a darlo sia una delle associazioni ambientaliste.
Le cose non stanno così; perchè guadate un po': è una società petrolifera.

E' una compagnia petrolifera tra le più importanti che fa la sua pubblicità sull' Economist, mettendoci in guardia su queste cose. Se lo dicono loro ci sarà qualcosa di vero.
Vediamo un po' cosa c'è dietro queste affermazioni. L' origine è sempre una compagnia petrolifera e ci dice quanto valeva il rapporto riserve-produzione alla fine del 2005.

Cosa significa rapporto tra riserve e produzione? Per fare un esempio mettiamo di avere un recipiente con 100 litri di acqua, se io nell' anno 2005 ne tiro fuori un litro e ipotizzo che per gli anni a venire ne tirerò fuori sempre e soltanto un litro, posso dire che per 100 anni avrò un litro a disposizione.

Il petrolio possiamo trovarlo dappertutto, il problema è che costa quantità sempre più grande man mano che è più difficile estrarlo; e la produzione che corrisponde più o meno al consumo perchè se ne produce tanto quanto se ne consuma.

Cosa ne viene fuori? Che se noi continuassimo negli anni a venire, a consumare la stessa quantità di petrolio che abbiamo consumato nel 2005, noi in tutto il mondo, a prezzi ragionevoli, durerebbe 40 anni; il gas naturale 65 o poco più; il carbone molto di più, 157 anni; e l' uranio 70 anni.

Questo ha riflesso su come il prezzo del petrolio sia aumentato negli ultimi tempi.
La crescita rapida è dovuta al fatto che non è affatto vero che ogni anno consumiamo quanto l' anno precedente, non tanto per i paesi industrializzati, che aumentano il consumo in maniera abbastanza lenta, ma per i paesi cosidetti emergenti.
Per esempio le proiezioni del consumo di petrolio in Cina che crescono con un ritmo esponenziale, e lo stesso avviene in India, e in altri paesi in via di sviluppo, lo stesso sta cominciando a venire anche in Africa.

Ma il petrolio c'è?Non c'è? Per esempio sempre la stessa Chevron ci dice: non preoccupatevi perchè il petrolio c'è. Possiamo tirarlo fuori per esempio, se non dai pozzi perchè li dentro non ce n'è più, abbiamo le sabbie bituminose che guarda caso sono meravigliosamente sistemate in paesi che non sono affatto pericolosi come quelli del Medio Oriente, sono in Canada in grande quantità e da lì lo possiamo tirare fuori.
Quello che la Chevron dimentica di dire, o deliberatamente non dice, è che per tirar fuori un barile di petrolio dalla sabbia ci vuole qualcosa come 0,2-0,3 barili di petrolio da mettere come energia. Quindi diventa un' operazione che in termini di economia energetica nonè che sia eccezzionale.

Ma non basta. Si tratta di estensioni di territorio enormi che vengono devastate da un punto di vista ambientale. Ma non basta. La quantità di acqua che occorre per tirar fuori questo po' di petrolio da ogni granello di sabbia è spaventosa anche quella con conseguenti danni ambientali. Non dimentichiamo che le emergenze mondiali nel nostro futuro sono l' energia e l' acqua.

E' un discorso abbastanza ovvio, il carbone è fatto prevalentemente di atomi di carbonio e quindi quando brucia emette molta anidride carbonica. Non è lo stesso con il metano che ha molti atomi di idrogeno e quindi emette più acqua che non anidride carbonica.
La soluzione è: cerchiamo di eliminarla e toglierla di mezzo. Ci sono tante ipotesi: una è quella di farla diventare del carbonio cioè dei pezzi di carbone. Sarebbe bellissimo potremmo usarli come materiale da costruzione o come pavimentazione stradale o altro.
Piccolo particolare: purtroppo ancora la ricerca non ci ha dato una risposta che sia ragionevolmente applicabile.

L' altra soluzione che molti propongono è: prendiamo l' anidride carbonica che esce dalle centrali elettriche a carbone e la mettiamo in profondità negli oceani. Sapete che gli oceani sono l' unica area di assorbimento dell' anidride carbonica. Sul lungo periodo se ci riequilibriamo sarà grazie agli oceani che la assorbono oltre che a un eventuale aumento della biomassa.
Però imettere queste quantità non si sà a che cosa possa portare sull' equilibrio ecologico degli oceani stessi.
Ma soprattutto pensate a una bella centrale a Kiev, piuttosto che a Mosca e a quanti chilometri di tubo ci vogliono prima di arrivare all' oceano.
Ma anche nel nostro caso: da una centrale elettrica a carbone in Italia, non posso certo imettermi nel Mediterraneo, devo passare per la Francia ed andare a finire nell' Atlantico, non c'è altra soluzione. Quindi è un ipotesi assolutamente fantascientifica.

Quella che invece viene perseguita con grande attenzione e già alcune sperimentazioni concrete ci sono, è quella di andare a metterla dentro i pozzi di petrolio o gas esausti.
Grandissima trovata per le compagnie petrolifere, perchè una roba che non vale più nulla diventa invece qualcosa che ha un valore perchè ci devo andare a mettere dell' anidride carbonica.
Ma sono pochi i pozzi e allora dobbiamo trovare un 'altra soluzione.

Altra proposta è quella di andarla a pompare nel sottosuolo, in falde sotterranee, o in zone ecologiche sotterranee che siano state opportunamente verificate dal punto di vista geologico, cioè che abbiano uno strato, una copertura assolutamente imperneabile che non permetta a questa anidride carbonica di venire fuori.
Ma che certezze ci sono? Ancora una volta se andiamo a guardare in siti dove c'è una ricerca in questo settore non abbiamo certezze per il futuro. Questa anidride carbonica potrebbe venire fuori, vuoi per un terremoto, vuoi perchè comunque si hanno delle reazioni chimiche che danno luogo a delle trasformazioni.

In sostanza qual' è l' ipotesi che si fa di tutto questo? Quella di voler continuare con il solito approcio, assolutamente privo di qualsiasi responsabilità etica, che è quello di mettere la scoria sotto il tappeto e di lasciarla ai figli, ai nipoti e ai pronipoti. Il problema è loro, noi ce la siamo goduta, poi vedrete voi cosa dovete fare.

La prima casa riciclata

A Conegliano in provincia di Treviso è nato il primo edificio italiano interamente realizzato con materiali riciclati.

Energia, quanto ci costi!

Un servizio trasmesso dal TG Lazio sulla conferenza al Senato promossa dal movimento politico "Per il Bene Comune".

La conferenza sottolinea come l'errato uso delle fonti energetiche, può generare maggiori costi per imprese ed istituzioni.

In molti casi si spende di più per arrecare maggiori danni alla salute dei cittadini: un paradosso!

Che purtroppo è vero.

Tecnici e medici di fama internazionale, quali il prof. Stefano Montanari, sono giunti a questa sconcertante conclusione.

Le istituzioni, di contro, non danno ascolto a questi appelli di invito al buon senso.
E non si preoccupano di recepire le soluzioni alternative già applicate con successo in molti posti del mondo e che molti movimenti di cittadini, a gran voce, chiedono.


Per riflettere ed essere consapevoli sui perché di tante scelte sbagliate della politica Italiana.

La Rete, la Tv e l'informazione!

Bellissimo servizio, chiaro e ben fatto riguardante la delicata tematica dell' informazione.

La Rete supera la Tv come mezzo preferito per l'intrattenimento e soprattutto l'informazione, la Tv accusa la carenza di cultura e programmi di approfondimento ed una informazione praticamente inesistente.



voi cosa ne pensate?

L'alternativa agli inceneritori esiste. Si chiama Trattamento Meccanico Biologico dei rifiuti.

Qui di seguito riporto un articolo molto interessante sul trattamento meccanico biologico dei rifiuti tratto da globalproject.info

Il trattamento meccanico biologico dei rifiuti (MTB) è una tecnologia per la gestione a freddo dei rifiuti indifferenziati. Tali impianti separano in vari flussi (metalli, plastica, vetro...) il residuo delle raccolte diferenziate, La componente organica separata dal residuo inorganico viene ulteriormente separata e destinata in parte al compostaggio (il compost risultante puo' essere utilizzato per riempimenti, sottofondi e opere di copertura di discariche) e in parte alla digestione anaerobica per produrre biogas (impiegato come combustibile). La frazione residua da mettere in discarica al termine del processo è attualmente stimabile in un 9% di tutti gli RSU, tale frazione pero' è inerte e dieci volte meno inquinante del caso degli RSU non trattati nelle discariche tradizionali.

Le fasi di funzionamento del trattamento a freddo meccanico biologico MTB


1. Separazione meccanica dei diversi flussi tramite vagliatura. Ciò che rimane sopra il vaglio (chiamato sopravaglio) è costituito principalmente da materiale inorganico recuperabile (vetro, plastica, metalli, tessuti,...). Ciò che filtra sotto il vaglio (sottovaglio) è sostanzialmente rifiuto organico.

2. Recupero dei materiali. Sfruttando la differente densità dei materiali si adottano mezzi meccanici diversi per separare completamente i materiali del sopravaglio e avviarli all’industria del riciclaggio. Sarebbe molto utile che all’interno dell’area dell’impianto TMB vi siano anche impianti per il riciclaggio, che in Italia non sono così sviluppati e che permetterebbero ingenti guadagni, come avviene all’estero.

3. Percolazione. Il sottovaglio, costituito da rifiuti organici è composto da una parte solida e da una liquida. Il percolatore separa le due frazioni in modo che la parte solida sia mandata al gruppo di compostaggio, mentre quella liquida viene immessa nel digestore anaerobico (cioè funziona in assenza di ossigeno) per produrre biogas.

4. Compostaggio. I rifiuti organici solidi sono digeriti da microorganismi aerobi (cioè lavorano in presenza di ossigeno) per produrre un humus fertile adatto per il ricoprimento delle discariche (che permette di far sì che il carbonio della parte organica dei rifiuti della discarica sia sequestrato dal terreno, riducendo la formazione di gas serra come metano e anidride carbonica). Il compost non può attualmente essere usato in campo agricolo - a differenza del caso di impianto di compostaggio dedicati solo ai rifiuti organici- perché questo compost è contaminato da altre sostanze dei rifiuti solidi urbani.

5. Digestione anaerobica. In un grosso reattore la parte liquida dei rifiuti organici è degradata da batteri anaeobi in modo accelerato, al fine di produrre biogas. Questo viene poi filtrato e depurato per recuperare il metano in esso contenuto (fino a un 70%) e venderlo o come combustibile o come gas da cucina (e così risolviamo in parte il problema del gas).

6. Centro di ricerca. Un centro in cui si studiano i limiti dell’impianto nel recuperare i materiali e il modo in cui questi sono progettati. Il fine è indicare ai produttori la via migliore per riprogettare i prodotti in modo che siano riciclabili al 100% e trovare soluzioni migliori per migliorare l’impianto stesso per recuperare il più possibile.




voi cosa ne pensate?

L'ultimo sampietrinista

Un mestiere in via di estinzione. La storia di un artigiano della selce

In viaggio per il Tourist Trophy dell'Isola di Man

La versione breve del documentario che racconta la gara del Tourist Trophy, le bellezze dell'Isola di Man, e la passione comune di un gruppo di amici motociclisti.
Guardate il video e ditemi cosa ne pensate...

Inchiesta sui call center

Un anno dopo le stabilizzazioni dei precari. Cosa succede in Atesia?
Guardate il video e ditemi cosa ne pensate

Addio vecchie confezioni, la spesa diventa sfusa

A Roma, latte e detersivo si vendono alla spina. Un modo intelligente per risparmiare e combattere l'inquinamento.

Il lato oscuro di Voltaire

Nessuno più di Voiltare( 1694-1778 ) è stato lodato, adulato e divinizzato dai suoi amici e ammiratori, ma nessuno più di lui è stato criticato e umiliato dai suoi nemici( gelosi di lui o sue vittime ), che gli attribuivano un odio pari al degrado morale di cui lo credevano responsabile. E' questa l' eredità di una personalità che si era subito mostrata fuori dagli schemi, di un comportamento che è servito da modello a generazioni di intellettuali, ma che mostra anche dei tratti di ambiguità.

Nell' epoca in cui i prìncipi dominavano i destini dei loro stati, Voltaire seppe essere loro consigliere e maestro. Ai suoi consigli ricorsero alcuni monarchi, come Federico II di Prussia e Caterina II di Russia, che tentavano in qualche modo di mascherare la loro politica dispotica con delle nobili intenzioni.
Di fatto Federico II di Prussia e Caterina II di Russia si presero gioco di lui, più di quanto Voltaire si prendesse gioco di loro. E di questo non si può incolpare la sua ambizione e la loro ipocrisia.

Ma Voltaire aveva molto di più: dopo aver "divertito" le Corti, voleva essere la guida spirituale della sua epoca. Voleva illuminare l' Europa, essere il denunciatore delle iniquità, il difensore di tutte le cause umanitarie.
Paladino dei Lumi e della Giustizia, mise al loro servizio tutta la propria intelligenza. Il prestigio di Voiltare si può spiegare ricordando come egli non fosse un intellettuale isolato in una torre d' avorio: era piuttosto il capo di una "setta insolente", quella dei philosophes. Come capo di questa "setta" inventò la figura dell' intellettuale moderno che difende le giuste cause, che scuote l' opinione pubblica e muove all' indignazione.

Nella Francia dell' antico regime Voiltare mise la sua penna al servizio della giustizia e dell' umanità, come testimonia il suo intervento nell' affaire Calas.
Nell' ottobre 1761 Calas, un commerciante calvinista di Tolosa, trova suo figlio impiccato in negozio. Contro ogni evidenza viene accusato di aver ucciso il figlio per impedirgli di convertirsi al cattolicesimo ed è condannato a morte dal Parlamento.
In realtà, il giovane si era ucciso per disperazione. L' errore e la follia fanatica furono talmente evidenti che si sviluppoò un movimento d' opinione a favore di suo padre.
Voltaire guidò la protesta. Chiese la riabilitazione di Calas, appellandosi al Consiglio del Re, e scrisse il Trattato sulla tolleranza( 1763 ).
Nel 1764 il Parlamento di Tolosa annullò la condanna e l' anno successivo Calas venne riabilitato. Si dovranno attendere ancora ventidue anni prima che una blanda riforma riammettesse i protestanti alla vita civile. Tuttavia, nonostante la persecuzione restasse legale, divenne meno religiosa. Denunciò con rabbia i governi che imprigionavano arbitrariamente, le Chiese che usavano le superstizioni per meglio edificare il loro impero, i fanatismi criminali che imprigionavano o uccidevano per regnare nella stupidità.

Lo si rimproverò di aver sparso ironia e derisione sulla Bibbia, sui miracoli di Gesù, di aver ricoperto di sarcasmo gli Ebrei che nel suo dizionario filosofico aveva definito "un' orda selvaggia" superstiziosa e ignorante, composta da ladri e usurai, che credeva di essere al centro delle attenzioni di Dio.
In realtà si trattava della sua lotta contro la "infame" intolleranza, contro la stupidità in tutte le sue forme, contro le religioni che avevano dato origine alla guerra civile, ai roghi, all' inquisizione.

La terribile accusa di essere antisemita si fonda su un malinteso: non c'è infatti traccia di razzismo e di antisemitismo nelle sue opere. Voltaire rifiutava, negli antichi Ebrei e nella Bibbia, quella che ai suoi occhi era una perversione spirituale e intellettuale: quella di ritenere che Dio avesse eletto gli Ebrei, riservando loro i suoi favori e la sua luce, e avesse escluso dalla sua paternità tutto il resto dell' umanità.
Niente poteva irritare Voltaire quanto questa concezione monopolizzante della divinità: Dio illumina il mondo intero e non limita i suoi favori a un piccolo "formicaio", lasciando tutti gli altri uomini nell' oscurità e nell' infelicità.

Voltaire amava gli agi, il lusso, il denaro. Si diede a speculare e anche a truffare, quando aveva già raggiunto un' indipendenza economica che gli assicurava la sua libertà di scrittore. Lo si è descritto come un avaro rapace, ma era capace di grandi gesti di generosità. Preferì scegliere la compagnia dei grandi e dei potenti ma sapeva bene cosa aspettarsi da loro.
Non dimenticava che in gioventù il cavaliere di Rohan lo aveva fatto bastonare, imprigionare e costretto a fuggire in Inghilterra.

I suoi tratti più agressivi Voltaire li riservava a quelli che - a loro volta - lo attaccavano.
La sua vanità di autore era sensibilissima: alla minima critica, magari di autori mediocri o invidiosi, gridava alla persecuzione, richiedeva i peggiori castighi, denunciava i suoi avversari a quegli stessi giudici di cui spesso contestava l' equità e la dignità, si abbandonava a vedette esemplari.
Ma tutto questo rientrava nella pignoleria - e anche nell' infantilismo - di cui i letterati hanno sempre dato prova, più che nel codice penale.

Fece eccezione il trattamento riservato a un editore ginevrino, che Voltaire accusò di aver pubblicato una volgare e oscena contraffazione del suo libro su Giovanna d' Arco. Dopo averlo invitato a casa propria, lo riempì di adulazioni, ma di fronte alle sue resistenze a ritirare il libro, Voltaire cercò di strangolarlo. L' editore fuggì, ma Voltaire riuscì a farlo imprigionare e poi bandire da Ginevra.

Non era dunque nè la prima nè l' ultima volta che Voltaire si era trasformato in persecutore. E' noto il suo pessimo rapporto con Rousseau. Dopo alcuni anni di relazioni amichevoli, un' opera di Voltaire scatenò la reazione di Rousseau. Nel suo Poema sul disastro di Lisbona( che raccontava la distruzione della città a causa di un tremendo terremoto ), Voltaire criticò l' idea di provvidenza divina: Rousseau, contrario al materialismo dei philosophes, ritenne che questa critica fosse inaccettabile.
Da una questione filosofica e religiose si passò agli attacchi personali. In una lettera del 1760 Rousseau scrisse a Voltaire: "Vi odio perchè l' avete voluto voi". Voltaire fece sapere a tutta Europa che Rousseau era pazzo.

Perseguito per le sue ideee, Rousseau credeva che dietro i suoi guai ci fosse proprio Voltaire, "rinnegato e falso fratello". I due cominciarono a denunciarsi a vicenda, e Voltaire, ricco e felice, sembrò avere la meglio. Ma Rousseau si prese una piccola rivincita, quando nel 1770 partecipò a una sottoscrizione per una statua di Voltaire a Parigi: il che fece andare su tutte le furie Voltaire che si sentì umiliato da questa generosità.

Specialista nei voltafaccia, crudele come lo sanno essere i bambini, Voltaire fu anche vittima del suo tempo. La libertà, tanto desiderata da diventare incontrollabile, si trasforma in ferocia.
A questo punto dell' analisi, si impone una domanda: e se il solo torto di Voltaire fosse stato quello di essere stato umano, troppo umano, sovrabbondante nella virtù ed eccessivo nel vizio, allo stesso tempo troppo fiducioso e troppo scettico, soggetto a nobili indignazioni ma anche a volgari rancori?
Qualunque sia il giudizio sull' uomo, il merito della sua opera, l' eccellenza della sua azione, e le sue attualità rendono abbastanza ininfluente la domanda. E' un po' come chiedersi: era buono o cattivo?

L' antica leggenda del mais e del picchio

Un tempo il mais si trovava tutto sotto una grande montagna di roccia.
A scoprirlo furono per prime le formiche guerrire, che scavarono una galleria fino al nascondiglio e cominciarono a portarsi via il mais caricandoselo sul dorso, grano per grano.
La volpe, sempre curiosa dei fatti vicini, vide portare le formiche portare quel grano sconosciuto e ne assaggiò. A poco a poco altri animali e poi anche gli uomini vennero a conoscienza del nuovo cibo. Ma potevano raggiungerlo nel magazzino sotterraneo soltanto le formiche.

Allora l' uomo pregò gli dei delle piogge che lo aiutassero a raggiungere il magazzino. Tre di questi dei, a turno, tentarono di far saltare la roccia con le loro saette, ma invano. Andarono dal capo degli dei della pioggia, il più vecchio di tutti, e lo convinsero a provarci.
Il dio chiamò il picchio perchè battesse sulla superficie della roccia finchè avesse trovato il punto più debole. Una volta scopertolo, il vecchio dio mandò il picchio a ripararsi sotto uno strapiombo della montagna e pi con tutta la forza scagliò contro quel punto il più poderoso dei suoi fulmini: la roccia si spaccò.

Nel momento in cui il fulmine andava a segno il picchio disobbediente mise fuori la testa. Una scaglia volata via dalla roccia lo colpì sulla testa e gli fece una ferita da cui sgorgò molto sangue: da allora il picchio ha la testa rossa.

Il calore sprigionato dal fulmine era così intenso che il mais, che era tutto bianco, in una certa misura si abbrustolì. Parte dei grani di una pannocchia erano rosolati, parte anneriti dal fumo, e alcuni rimasti chiari.
Di qui le quattro varietà del granoturco: nera, rossa,gialla e bianca.

Il carattere pubblico della morte


Tutti sappiamo che un giorno o l' altro suonerà la nostra ora, ma per la gente del secolo XVIII la morte andava sempre a braccetto con la vita. E, in verità, l' ombra della morte fu allora assai più fosca di quel che lasciano pensare i dati statistici.
Incidenti, disordini, pubbliche esecuzioni e l' usanza abituale di morire alla vista di tutti cospiravano a rendere uno spettacolo familiarequello dell' agonia estrema e dei cadaveri illividiti da cui se ne era andata via la vita. Gli ospedali non offrivano la possibilità di uscire dal mondo dei vivi in silenzio come succede oggi sotto le vigili cure del personale medico specializzato.

Nei loro tuguri i poveri morivano come vivevano e cioè ammucchiati gli uni sugli altri, e anche nelle dimore dei ricchi non esistevano in genere le condizioni perchè uno avesse una sua vita( e una sua morte) privata. E i segni che facevano ricordare la brutalità del morire si scorgevano ad ogni momento negli aspetti raccapriccianti che aveva la vita: si pensi al sangue che dalle botteghe dei macellai defluiva nelle strade; si pensi ai brandelli dei cadaveri gettati nella strada dalle finestre di qualche aula anatomica; si pensi alle carogne di animali nei fossi.

Tuttavia, quasi a far da contrappeso alla confusione e all' intreccio della morte e della vita, avevano valore formale determinate usanze sociali: il lutto era un' usanza da osservarsi rigorosamente e, per chi se lo potesse permettere, era espresso indossando abiti neri con risvolti bianchi di cotone alle maniche e un lungo mantello nero che copriva tutta la persona. Se il defunto era uno dei genitori, il periodo ufficiale di lutto durava sei mesi, se era uno dei nonni durava quattro mesi e mezzo e durava due mesi se si trattava di un fratello o di una sorella.

Nella Francia del Seicento e del Settecento attorno al capezzale del morente ci si radunava per adempiere a doveri di cortesia e ad un rito pubblico. La scena di tanta gente che si affollava attorno al capezzale del morente è tipica dell' ancien régime e costituisce per lo storico uno stereotipo di pronto uso. Eppure, bisognerebbe fare alcune distinzioni. Erano tanti allora coloro che erano soli al mondo o vivevano nella miseria. Così, dopo che il curato se ne era andato, questi morivano come capitava.

Quando la morte appariva ormai imminente, i parenti ne davano avviso al campanaro( a meno che non fossero così miserabili e derelitti da non potersi permettere la modica offerta di circostanza). Quando la campana suonava, chiunque si trovasse nel villaggio e nei campi o in città per le strade affollate nei pressi della chiesa, capiva che un altro cristiano stava morendo. E contando i rintocchi si capiva anche se si trattava di un uomo o di una donna o di un bambino.

Una volta terminate le ultime orazioni e chiusi gli occhi al morto, veniva il momento di mandare a chiamare le donne perchè lavassero la salma e l' avvolgessero in un sudario. Le donne lasciavano scoperto il volto del cadavere e attorno al letto di tenevano candele accese, e si predisponeva un bacile di acqua santa( di cui si servivano gli eventuali visitatori per aspergerne il cadavere e segnarsi). In questo modo il corpo senza vita era pronto per adempiere agli ultimi uffici sociali con amici e vicini che venivano a dirgli addio e a recitare preghiere. Dentro l' abitazione, venivano fermati gli orologi sull' ora della morte, gli specchi erano rivoltati contro il muro e sui quadri si stendeva un velo nero.
Se la famiglia possedeva un mulino a vento, le pale venivano fermate in modo da formare una croce.

Una magia d' amore chiamata neo

Il neo naturale fu cantato nel Seicento - ad esempio dal poeta Giambattista Marino - come nascondiglio dell' amore pronto ad attaccare colui che ne è rimasto affascinato.

Nel 1763 apparve a Parigi una Enciclopedia schematica ovvero quadri delle acconciature alla moda, col sottotitolo: Introduzione alla conoscenza delli chignos, dei pompon, dei diavoletti per i ricci, del bianco di cerussa, dei nei, dei trucchi per ridere, dei bigliettini dolci, dei bigliettini amari e di tutta l' argenteria di Cupido.
Dunque il neo era un' arma nelle mani del dio dell' Amore.


Nel Settecento accanto alle toilette della dama si davano convegno gli amici e gli adoratori: si chiaccherava, si spettegolava, si faceva la corte alla bella e si ritagliavano nei.

Questo, agli occhi dei testimoni del tempo, il rito dell' acconciatura parigina settecentesca:

Scelto, posato, graduato il rossetto, la toilette del viso era fatta solo a metà: restava da darle l' esprit, il piccante. Restava da disporre, da seminare come per caso, con fantasia provocante, tutti quei piccoli pezzi di tela gommata chiamati dai poeti mosche nel latte. L' ultima parola della moda era di cercare un posto per questi grani di bellezza tagliati a cuore, a luna, a cometa, a stella, a spoletta. E quale attenzione nel gettare con grazia sul viso i più raffinati fra questi richiami d' amore usciti da una famosa boutique di via Saint-Honorè: il tirabaci, l' equivoco, l' assassino all' angolo dell' occhio, il maestroso sulla fronte, il galante nel mezzo della gota, il civettuolo e il malandrino presso le labbra. La moda andò più lontano e a un certo punto le donne portarono sulla tempia destra delle mosche di velluto grandi quanto una moneta e si vide persino, sulla tempia della graziosa madame Cases, una mouche contornata di diamanti.


Ma la voga del Sei-Settecento per i nei non riguardava solo le donne. Il padre Agostino Lampugnani, attento osservatore delle mode del suo tempo, scriveva che quella moda era seguita "non solo dalle femmine, ma dai maschi ancora, i volti dei quali, soprattutto dei giovani, appariscono sovente con strana finzione anneriti e perturbati non di minuti nei, ma di grossi e ridicolosi".

La Rivoluzione francese non interruppe la moda dei nei: la signora elegante ora si chiamava "cittadina", ma si ornava di piume e di nei come sua madre e sua nonna.

Lo scrittore francese Balzac ci dice che nulla cambiò anche negli anni successivi: "Si crede che i nei del Settecento siano stati dimenticati o soppressi" - scriveva il La cugina Betta - "ma non è vero. Valeria che voleva far colpo, per quella serata si mise tre nei".

In Germania le cameriere rischiano il posto. Largo alla tecnologia

Se ti capiterà di andare a mangiare in un ristorante in Germania, il menù non ti sarà portato da una bella cameriera bionda, ma troverai un sistema completamente automatizzato che ti permetterà di consultare il menù e ordinare direttamente la tua cena da un monitor touch-screen, senza bisogno di aspettare una vita prima che la cameriera venga a prendere l' ordinazione. Oltre a questo, dopo aver ordinato, si può tranquillamente pagare con carta di credito tramite questo monitor, presente in ogni tavolo del ristorante, che funge da pannello di controllo.

Ma non è finita qui. E' qui che viene la parte più sorprendente dei nuovi ristoranti automatizzati; io parlo ancora di ristorante ma a dir la verità assomiglia più alle montagne russe, con binari di metallo che si incrociano in tutta la sala da pranzo e che a dirla tutta sono un po' anti estetici; ma sono essenziali se si vuole mangiare. Infatti questi binari hanno il compito di trasportare il cibo che abbiamo ordinato poco prima dal nostro menù elettronico.

Questi nastri trasportatori partono dalla cucina, che si trova di sopra, per arrivare nei vari tavoli, per poi essere appoggiate in dei vassoi sopra il tavolo.

Michael Mack, il proprietario dell' innovativo ristorante ha detto che non ha bisogno di cameriere, dato che il cliente può usare il monitor touch-screen per navigare nel menu e scegliere il suo pasto.
Si può anche utilizzare il computer per inviare e-mail e messaggi durante l'attesa.

Per fortuna, almeno in cucina, ci sono i cuochi, probabilmente non hanno ancora capito come fare per atumatizzare anche loro.
Il cibo è preparato in cucina, e una volta pronto viene inviato attraverso il sofisticato sistema fatto di rotaie tipo quelle delle montagne russe, per mandarlo al cliente che l' aveva ordinato.

Il ristorante è un' invenzione di Michael Mack.
"Volevo realizzare un sistema comletamente automatizzato, più efficiente e più confortevole." spiega il portavoce del ristorante "In questo modo è anche possibile ridurre il costo del lavoro. Non c'è bisogno di cameriere che prendano gli ordini e portino da mangiare."

Nel ristorante, comunque, è presente ancora un po' di personale umano per spiegare e aiutare i clienti alle prese con questo nuovo sistema.

In ultima si può dire che sia più economico non solo per il proprietario del ristorante ma anche per i clienti che non sono più costretti a lasciare la mancia alle belle cameriere tedesche.

Milano 1881, con l' Expò nacque l' Italia industriale

"In nome di Sua Maestà il Re dichiaro aperta l' esposizione".
Con queste parole di rito il ministro dell' agricoltura, industria e commercio, Miceli, inaugurava solennemente l' Esposizione Nazionale di Milano del 1881.

Era l' una precisa del 5 maggio. Il re Umberto I "pallido e fiero", la regina "rosea e sorridente", si alzarono dal trono e accompagnati dalle autorità si avviarono verso i padiglioni.
Mentre le bande intonavano l' inno reale - come raccontano i cronisti dell' epoca - venti salve di cannone facevano tremare i vetri della città e venivano a sottolineare un avvenimento che segnava per l' Italia una nuova epoca. Umberto I era da appena tre anni sul trono. Gli italiani erano in tutto quasi 20 milioni, di cui circa il 60% ancora analfabeti. Ma il futuro, il progresso, sembrava bussare alle porte.
Nel manifesto dell' Expò si dichiarava la necessità di un' esposizione nazionale che rendesse onore alle potenzialità economiche delle varie regioni d' Italia. La mostra rimase aperta per sei mesi consecutivi; i visitatori furono più di un milione, con punte di 25000 ingressi giornalieri. Fu un evento davvero memorabile: l' Italia era uno Stato indipendente da vent' anni e aveva completato la sua unità da dieci; era un paese da costruire e la grande fiera di Milano rappresentò il primo miracolo economico di una nazione con enormi sacche di arretratezza industriale e culturale. Per la prima volta l' Italia unita si guardò allo specchio: ecco che cosa vide.

Gli epositori del nucleo centrale della fiera, dedicato all' industria, erano suddivisi in 11 gruppi e 66 classi; furono in totale 7000 e la maggior parte provenivano dalla Lombardia. La Toscana mandò 835 rappresentanti e il Piemonte 685. Per ultime si piazzarono Calabria e Basilicata, con 30 e 2 espositori.
Moltissimi furono gli stend dedicati alla govane industria delle macchine e della meccanica in generale. I visitatori potevano ammirare il gigantesco stand della ditta Elvetica, futura Breda, che produceva motrici e grandi macchine utensili; quello dell' Ansaldo, della Fratelli Orlandi, della Fonderia Pignone. Il pubblico scoprì che l' Italia era una proficua produttrice di locomotive e vagoni ferroviari, vascelli, pompe e argani.
Il settore chimico stava facendo i primi passi, ma a Milano esposero già i loro prodotti alcune aziende.

Queste erano solo alcune tra le più note aziende che animarono l' Expò del 1881, ma avrebbero comunque consentito a un visitatore attento di comprendere un dato, fra tanti entusiasmi. L' Italia si avviava sulla strada dell' industrializzazione con un "vizio d' origine": la carenza di fonti di energia e materie prime. Quindi la naturale dimensione dell' industria italiana sarebbe stata quella piccola e media. La grande industria si sarebbe affermata con difficoltà.

L' inaugurazione della fiera fu vissuta con grande euforia per le strade di Milano: eventi culturali e mondani si susseguirono per tutta la settimana d' apertura. Il divertimento popolare trovò soddisfazione nella grande lotteria a premi: furono venduti ben 2 milioni di biglietti. In palio c' erano cinque cubi d' oro massiccio e un migliaio di premi minori. All' interno dello spazio espositivo vennero allestiti bar, ristoranti e ampi spazi per il riposo nel verde del giardino pubblico.

I giornali parlarono della fiera in termini lusinghieri: il "Gazzettino Rosa", di impostazione radical repubblicana la definì "la grande festa del lavoro italiano"; l' Illustrazione italiana" scrisse che l' eposizione milanese ripagava la nazione dello smacco che aveva dovuto subire in Tunisia, cedendo il passo ai Francesi.
Tuttavia, non tutte le voci furono entusiaste dell' Esposizione. Camillo Boito lamentò l' assoluta mancanza di stile nelle architetture espositive, sbeffeggiando i padiglioni a forma di pagoda, di tempio greco o di isba russa. Gli amanti del buon gusto lamentarono l' eccessiva rumorosità degli ambienti e gli insopportabili miscugli di odori.
Per sei mesi i quotidiani e periodici d' Italia non parlarono d' altro che degli avvenimenti milanesi, incoronando Milano quale "capitale economica" d' Italia. Un ruolo che non avrebbe più lasciato.

Il bilancio della mostra fu positivo anche sotto il profilo economico. Con orgoglio, così scrivono gli organizzatori.
E' la prima eposizione che cominciò, fiorì e si chiuse senza, o quasi, intervento governativo; è la prima che finisce con un vantaggio finanziario. In qualsiasi galleria si movesse il passo, si incontrava una scoperta, scoperta di progresso, maturata lentamente nel silenzio, e che ora scattava fuori, alla luce del giorno. Tutta l' Esposizione fu un' utile scuola di arti e mestieri; ma una sezione era più specialmente riservata ai prodotti delle scuole artigianali. E' nella scuola che l' operaio si spoglia della scorza del vecchio Adamo, ignorante e sudicio, e si fa degno dei tempi nuovi.

La Crociata dei Bambini

Nella primavera del 1212, papa Innocenzo III aveva proclamato la quinta crociata e a questo scopo aveva ordinato a tutti i vescovi di preparare gli animi, organizzando grandi processioni.

"Eodem anno fuit iter stultorum puerorum", "in quello stesso anno ebbe luogo il viaggio degli stupidi bambini": con questa sprezzante frase un analista del tempo liquida un fenomeno di esaltazione collettiva senza precedenti, al cui confronto le strane apparizioni di angeli e le molte madonnine piangenti dei giorni nostri, seppure esaltate dai media, appaiono ben poca cosa.

Un giorno d' estate del 1212, infatti, alla corte di Filippo Augusto re di Francia si presentò un pastorello di dodici anni che si chiamava Etienne(Stefano); portava con sè una lettera che diceva di aver ricevuto da Cristo e che gli dava l' incarico di liberare il Santo Sepolcro insieme ad altri bambini come lui. Nessuno a corte lo prese sul serio, ma il piccolo pastorello cominciò a predicare davanti alle chiese di Francia e in breve tempo sollevò un tale entusiasmo da trascinare con sè folle di bambini.
I bambini fuggivano di casa per unirsi al gruppo dei piccoli crociati; in breve tempo questa folla s' ingrossò sino a comprendere molte migliaia di persone.
Stefano li conduceva in direzione del mare: il mare infatti (dicevano le sue visioni) si sarebbe aperto al loro passaggio come era avvenuto con Mosè nel Mar Rosso.

Un gruppo di bambini francesi, guidati dal pastorello Etienne, partì da Cloyes, un paese non lontano da Chartres situato sul cammino di Santiago, mentre un altro, di bambini tedeschi, capeggiato da un giovane chiamato Nikolaus, mosse da Colonia. Lungo il traggitto il corteo si ingrossava a vista d' occhio, a mano a mano che si univano i bambini delle città e delle campagne da esso attraversate; si parla di venti o trentamila persone per ciascuno dei due gruppi, formato non soltanto da bambini e ragazzi, ma anche da giovani donne con i figli al seno, prostitute e poveracci, cioè quasi tutti disperati con poco o nula da perdere, esaltati dalla prospettiva di una missione "santa" per il cui successo la loro stessa condizione di emarginati costituiva un presupposto vincente.
La predicazione francescana fu infatti uno dei motori ideologici di questa pazzesca impresa: il presupposto era che quello che non era riuscito ai potenti della terra, ai nobili e cavalieri, sarebbe riuscito ai bambini e ai loro seguaci, perchè veramente puri di cuore e vicini a Dio.

Inutile dire che l' impresa, se incontrò il massimo appoggio e favore del popolo, fu osteggiata in tutti i modi dal clero e dalle autorità costituite; il re di Francia Filippo Augusto, al quale Etienne e i suoi erano andati a chiedere sostegno a Parigi, ordinò loro di tornarsene a casa, forte del parere di un comitato di "esperti", formato da dottori dell' università.

Come finì? Malissimo, com' era da prevedere, e come tutte le crociate riferiscono. I bambini tedeschi si divisero in due o tre gruppi diretti verso l' Italia; il più importante, quello diretto da Nikolaus, dopo aver passato le Alpi-impresa di per sè già straordinaria, nelle condizioni dell' epoca-arrivò decimato a Genova dove i piccoli crociati si dispersero, demoralizzati e abbattuti, giacchè dopo tante peripezie il mare non si era aperto davanti a loro come il Mar Rosso.
Una parte si imbarcò effettivamente su una nave e se ne persero le tracce; gli altri tornarono a casa o rimasero a lavorare in Italia. Una sorte molto peggiore toccò ai bambini francesi; giunti a Marsiglia vennero imbarcati su sette navi da due mercanti senza scrupoli( dai significativi nomi di Ugo il Ferro e Guglielmo il Porco) che promisero di condurli in Terrasanta e invece li vendettero come schiavi in Egitto, a conclusione di un viaggio spaventoso. Di loro non si seppe più nulla.

Della tragica avventura di quei bambini del XIII secolo è rimasta traccia nella fiaba del pifferaio di Hamelin:"...tutti i bambini uscivano dalle case e lo seguivano come incantati; niente poteva fermarli. Giunsero ai piedi di una montagna, dove improvvisamente si aprì una grande porta; tutti i bambini vi entrarono, la porta si richiuse dietro di loro e nessuno li rivide mai più".

Il caffè: le sue origini, i modi per prepararlo e i suoi effetti



La prima pianta di caffè fu trovata in Arabia e nonostante i vari trapiantamenti che quest' arbusto ha subito, il caffè migliore ci viene sempre da lì.
Un' antica tradizione ci dice che il caffè fu scoperto da un pastore, il quale notò che le sue capre erano agitate in modo anormale dopo aver brucato le siepi delle piante di caffè.

Vera o no che sia questa storia, l' onore di questa scoperta apparterebbe solo per metà al pastore, il resto spetta incontrastabilmente a colui che per primo ebbe l' idea di abbrustolire il chicco. Infatti, il decotto di caffè crudo non sa di nulla, ma la carbonizzazione vi sviluppa un aroma e ne estrae una sostanza oleosa che caratterizza il caffè quale siamo soliti prendere. Due cose che senza l' intervento del calore sarebbero rimaste eternamente sconosciute.

I Turchi, i quali in questa materia sono maestri, non usano alcun macinino per triture il caffè: essi lo pestano nel mortaio con un pestello di legno; e questi arnesi, quando sono stati adoperati molto a lungo, diventano preziosi e si vendono a caro prezzo.

Alcuni anni fa, tutti si occupavano del miglior modo di fare il caffè.
Fu proposto di farlo senza torrefazione, cioè senza ridurlo in polvere, d' infonderlo a freddo, di farlo bollire per tre quarti d' ora, di metterlo nell' autoclave.

I medici del passato hanno esposto diverse opinioni sulle proprietà igieniche del caffè, e spesso sono stati di pareri disaccordi. Ma tralasciamo di entrare nella questione, e occupiamoci solo del punto più importante, ossia dell' influsso del caffè sugli organi del pensiero.
Senza dubbio il caffè eccita fortemente le facoltà cerebrali: per esempio ognuno che lo beva per la prima volta è sicuro di privarsi di una parte del sonno. Tale effetto è talora mitigato o modificato dall' abitudine: ma esso può avvenire in altro modo; infatti alcune persone a cui il caffè non impedisce il sonno durante la notte, ne hanno bisogno per tenersi sveglie durante il giorno e se ne hanno bevuto dopo cena, la sera si addormentano.

C' è da aggiungere che un tempo solo le persone di età almeno matura bevevano caffè, ora lo bevono tutti.
All' epoca dei lumi si pensava che tutti i genitori avevano il dovere di proibire severamente il caffè ai loro bambini se non volevano mutarli in aride macchinette, intristite e già vecchie a vent' anni.

Negli usi e costumi del Settecento, quella del caffè era una moda particolare. La bevanda, infatti, come si conviene alle novità dal fascino un po' esotico, vide al contempo strenui oppositori e accaniti sostenitori.
Tra questi ultimi troviamo Voltaire che, a chi gli consigliava moderazione perchè "Il caffè è un veleno che uccide lentamente" pare rispondesse "Non importa, tanto non ho fretta".
Tra gli oppositori Brillat-Savarin considerava il caffè quasi una droga.

Le virtù del coniuge perfetto secondo gli antichi proverbi

I proverbi danno un' immagine relativamente omogenea, ma parziale dei criteri che presiedevano alla scelta di un coniuge. Da una parte privilegiano il punto di vista dell' uomo, dall' altra la loro saggezza è spesso espressione della saggezza dei padri più che dei sentimenti vissuti dai giovani: il tono per lo più pessimista, talvolta cinico, sempre disincantato di queste testimonianze.

Un primo principio è affermato universalmente: mettere in gurdia i giovani nei confronti della bellezza e delle sue tentazioni:"Bel viso, matto chi ci si specchia", "Belle rose diventano spine".
Inoltre non serve a niente: "La Bellezza non si mangia e non si beve" e "Bella moglie non ti farà mai ricco".

Peggio ancora, nasconde ogni vizio: "Bello e buono non può essere", "Una bella ragazza ha sette difetti" e "Chi cerca una rosa trova spesso dello sterco".

Infine una bella donna attira cupidigia e i guai:"Chi ha una moglie bella, un castello sul confine e una vigna sul bordo della strada, non manca mai di guerre".

I proverbi raccomandanodi scegliere moglie o marito per la sua virtù: "Moglie buona e leale è tesoro senza eguale" e "La virtù è la miglior attrattiva. Il buon vino non ha bisogno di orpelli".

Una buona moglie è soprattutto una donna casta, dall' onore senza macchia: "Niente formaggio senza crosta e niente moglie senza pudore".

La donna deve essere anche una buona massaia:"La moglie che è spesso in strada tiene la casa come un letamaio".

Allo stesso modo la giovine o suo padre devono scegliere un giovanotto lavoratore:"Cacciatore o pescatore non hanno mai acquistato nè campo nè vigna" e "Le carte e il tamburello non hanno mai fatto bollire la pentola".



Sesso controvoglia, condannato il marito

Sesso, ma controvoglia e solo per evitare che il marito siculo facesse scenate davanti ai figli.
La Cassazione ha condannato l' uomo per violenza sessuale, perchè costringeva la moglie a subire i rapporti, nonostante "fosse consapevole del fatto che la donna non gradiva e soddisfava le sue voglie solo al fine di evitare indecorose e diseducative liti di fronte ai figli".

In particolare la Suprema corte ha giudicato infondato il ricorso con il quale l' uomo, un 50enne di Messina, ha contestato la condanna per vilenza sessuale inflittagli per aver violentato la moglie.
I giudici hanno evidenziato come dal processo era emerso che davanti ai no della donna, il marito aveva reagito anche aggredendola, mentre, in seguito, la moglie aveva subito le voglie solo perchè "si litigava sempre per questo problema e per non creare confusione ai ragazzi, acconsentivo".

L' uomo condannato a un anno e tre mesi, ha avuto la pena sospesa dalla condizionale.

10 storie che sembrano pesci d' aprile ma non lo sono

Oggi 1 aprile è il giorno dei pesci d' aprile, un giorno in cui i scherzi abbondano, anche se a volte ci si scervella per trovare uno scherzo divertente. Mentre noi pensiamo al nostro pesce d' aprile, in questi giorni ci sono state molte notizie più simili a pesci d' aprile che fatti veri. Invece è tutto vero e vorrei riportare qui una classifica delle 10 notizie più bizarre e strane di questi ultimi giorni:

1) Un nuovo sistema pay-per-view è stato ideato per poter seguire in diretta i funerali dei propi cari ed è in fase di lancio da oggi.

2) Una tartaruga è diventata dipendente alla nicotina. La tartaruga è diventata dipendente dopo essersi posata su un mozzicone di sigaretta.

3) La menopausa è causata dall' antica battaglia tra mogli e suocere, riporta il Times. Nell' antichità infatti quando la competizione per cucinare era vinta dalle giovani mogli, che alimentavano la prole, le suocere hanno cominciato a perdere le loro capacità, tendendo ad aiutare i nipoti invece di avere figli propri.

4) è stata creata un' iniezione, che consente alle donne orgasmi più lunghi e migliori, aumentando la dimensione del punto G. L' inezione costa £ 800 ed è fatta in anestesia locale.

5) Le sedie e i banchi delle scuole britanniche devono essere sostituiti con altri più grandi, perchè i ragazzi inglesi sono un centimetro più alti di quelli di 10 anni fa, e sono anche più obesi.

6) Turbine eoliche e panelli solari costruiti da compagnie inglesi in tutto il mondo saranno in grado di fornire una buona fonte di energia rinnovabile all' Inghilterra.

7) Steve Heward, un dentista, ha dichiarato che presto sarà in grado di fare tatuaggi sui denti.

8) La tradizionale arte marziale cinese T'ai Chi può aiutarea tenere sotto controllo il diabete, riferisce il Daily Mail. Apparentemente, i ricercatori hanno verificato che la respirazione profonda e i movimenti sono in grado di tradursi in una diminuzione dei livelli di zucchero nel sangue.

9) Un ladro in un acquario norvegese è riuscito a scappare con un coccodrillo lungo due metri.

10) Dei clienti sono stati sbattuti fuori da un locale perchè chiamavano "amore" il barista.

Due bambine trovano la testa di una donna su una spiaggia


Le due giovani sorelle in questione devono aver pensato a un pesce d' aprile veramente di poco gusto quando hanno aperto la busta di plastica che avevano trovato lungo la spiaggia di Arbroath.
Le due bambine sono corse a casa urlando impaurite per raccontare tutto alla mamma, la quale ha subito chiamato la polizia.
Gli agenti hanno subito chiuso la spiaggia al pubblico e sono andati alla ricerca di eventuali altre parti del corpo, ritrovando una mano.

Un portavoce della Tayside Police ha dichiarato che stanno tentando di identificare la donna e che stanno continuando a cercare in tutta la spiaggia.
"La testa verrà rimossa per portarla in laboratorio dove veranno effettuate ulteriori analisi" ha detto il portavoce, aggiungendo "Le bambine hanno trovato quello che sembra essere il capo di una donna, nascosto in una busta di plastica; è stata ritrovata anche una mano sempre sulla stessa spiaggia. E' sottinteso che appartengono a una donna."

La polizia è stata avvertita della scoperta alle 10.30 e si attengono ulteriori sviluppi.

Ideato un sistema pay-per-view per i funerali



Un crematorio inglese ha ideato uno sistema pay-per-view che consente ai parenti che non possono assistere di persona ai funerali di guardarli in diretta su Internet.

Da domani, amici e parenti possono pagare £75 per avere una password, che consente di accedere alle cerimonie del crematorio di Southampton.
Le riprese verranno realizzate con una piccola camera digitale. Per £ 75, la famiglia riceverà un nome utente e una password che possono trasmettere a tutti coloro che non possono partecipare alla cerimonia. Inoltre è anche possibile acquistare un DVD per £ 50 e una registrazione audio per £ 25.

Circa 3500 cremazioni vengono effettuate ogni anno nelle due cappelle del crematorio. Il gestore Trevor Mathieson sostiene che ""E' come chi vuole guardare Sky per seguire la Premier League. Non stiamo mettendo i servizi in Internet per chiunque voglia guardarli. La sicurezza è molto importante. Si tratta solo di un servizio migliore per coloro che vogliono ricordare il defunto".

Ha poi aggiunto: "Alcune persone pensano che non sia una cosa da fare. Ma viviamo in un mondo in cui i membri di una famiglia vivono in tutto il Mondo. Ci sono un sacco di persone che non possono partecipare direttamente a un funerale".

"Non ho tempo per portarti dal dottore, devo pregare" e intanto la bambina muore

Una bambina di 11 anni è morta perchè i suoi genitori pregavano per la sua guarigione invece di cercare aiuto da un qualsiasi medico per una curabile forma di diabete.

"Hanno pregato e pregato finchè la bambina non è morta" ha detto la polizia.

L' autopsia ha determinato che la ragazza è morta per chetoacidosi diabetica, una malattia che l' ha tenuta malata per circa 30 giorni, soffrendo di sintomi come nausea, vomito, sete eccessiva, perdita di appetito e debolezza.

Il capo della polizia metropolitana di Weston( città della ragazzina morta) Dan Vergin ha detto che i genitori di Madeline Neumann, la bambina, è morta a causa della loro poca fede e credevano che la chiave per la guarigione della figlia fosse continuare a pregare. Ma la cosa che ha sorpreso di più gli agenti è stato quando la madre ha confessato la speranza che la figlia possa ancora resuscitare.

Questo strano comportamento può essere spiegato dal fatto che quando la bambina aveva 3 anni fu portata dal dottore il quale venne sorpreso dai genitori mentre stava fotografando la loro figlia.

Madeline aveva frequentato il primo semestre, ma non era più tornata a causa della malattia.
Così preoccupati i parenti hanno chiamato la polizia chiedendo che controllassero la casa.
Quando gli agenti arrivarono, la portarono subito in ospedale dove dichiararono il decesso.

La bambina aveva anche 3 fratelli di che vanno dai 13 ai 16 anni.
"Sono ancora in casa", ha detto il capo della polizia. "Non vi è alcun motivo per rimuoverli. Non vi è alcun abuso o segni di abusi che possiamo notare".

Un' altra storia di, non so come dire, in effetti non ci sono parole per certi genitori. Credere che la figlia possa guarire con la preghiera e che poi possa resuscitare è veramente incredibile, ormai se ne sentono di tutti i colori.
Fonte

Cheerleader muore in seguito ad un intervento chirurgico



Stephanie Kuleba, a sinistra, è morta in seguito a complicazioni dovute ad un intervento chirurgico al seno.

A 18 anni, Stephanie Kuleba aveva avuto tutto quello che desiderava: era capitano della squadra delle cheerleader, era molto intelligente e aveva una molto alta.
Cosa altro le mancava, cosa poteva desiderare ancora una teenager americana capitano delle cheerleade?

Seni perfetti.

Pertanto, la ragazza ha deciso di sottoporsi ad un intervento di chirurgia estetica - una decisione che le è costata la vita.

La morte di Kuleba sembrerebbe essere stata causata da una rara reazione fatale per la anestesia fatta in ambulatorio, anche se l' autopsia non è ancora stata fatta e i medici non escludono altre complicazioni.

La ragazza è stata socorsa subito ma era troppo tardi - e ora la sua classe a Boca West High School a Palm Beach sono in lutto per la sua morte.

Gli amici di Kuleba hanno organizzato una veglia a lume di candela l'altra notte e hanno appeso i suoi brillanti pompons da cheerleader e la sua T-shirt sulla recinzione della scuola.

Il parcheggio della ragazza, dove era solita parcheggiare la sua Lexus è stato avvolto con fiori, orsi di peluche e foto.

"E 'difficile credere che se ne sia andata", ha detto la sua amica Vanessa Villegas, 16. "Viveva giorno per giorno, in modo positivo e ti contagiava con la sua vitalità", e ancora "Era un modello per tante persone, voleva aiutare gli altri. Era solo una 18enne felice".

L'adolescente aveva scelto di frequentare la University of Florida e una volta diplomata sperava di diventare un medico.

Anche con il mondo ai suoi piedi, Kuleba è stata disturbata dal fatto che i suoi seni non erano delle dimensioni che lei voleva.
La sua morte ha suscitato il dibattito se sia opportuno per una ragazza così giovane poter ottenere la chirurgia estetica.

Incubo dopo una falsa pubblicità su Internet

Ci sono scherzi molto pesanti o crimini attentemente preparati.
Immagina di tornare a casa, magari dopo una pesante giornata di lavoro e ritrovarti con la casa sottosopra e, cosa ancora più sconvolgente, con dentro degli sconosciuti che stanno arraffando tutti i pochi oggetti che sono rimasti.
Questo è l' incubo che ha vissuto Robert Salisbury, un cittadino dell' Oregon.
La causa di questo incubo? Un annuncio online nel quale Robert Salisbury assicurava che regalava tutti i sui beni, in quanto doveva trasferirsi immediatamente in un' altra città e non aveva tempo per traslocchi.

Questo annuncio ovviamente non è mai stato pubblicato da Robert Salisbury, ma è stato pubblicato da una persona non ancora identificata, che il 22 marzo lo ha pubblicato in un annuncio Craiglist, un sito web dedicato ad annunci per l'acquisto e la vendita di tutti i tipi. L'annuncio scritto a nome di Salisbury ha assicurato che potevano prendere tutti i suoi beni.
Salisbury, tornato a casa sua, quel giorno l'ha trovata occupata da sconosciuti che hanno preso tutti gli oggetti che potevano e li hanno portato via in auto o camion.

All' inizio credeva fosse uno scherzo, ma si sa che lo scherzo è bello finchè dura poco; ma quando ha cercato di fermare gli sconosciuti, alcuni di loro gli hanno mostrato l' annuncio dicendo di avere il permesso per ripuglirli la casa. A questo punto l' uomo ha chiamato la polizia e dopo aver chiarito il malinteso molti hanno restituito gli oggetti al leggittimo proprietario, anche se la polizia è ancora alla ricerca di molti altri oggetti portati via.

Per chi non sapesse cos'è Craigslist. Craigslist è il più popolare spazio di annunci negli Stati Uniti in cui gli individui possono inserire annunci gratuitamente e trovare tutti i tipi di oggetti, servizi, immobili ed anche partner. Il sito riceve circa 25 milioni di accessi ogni mese.

Messaggio in bottiglia, dopo 21 anni raggiunge la sua destinazione



Merle Brandell
stava facendo beachcombing(ritrovare oggetti sparsi sulla spiaggia o sul mare) e stava osservando il Mare di Bering dal suo laboratorio, quando ha scorto una bottiglia di plastica come spesso se ne trovano lungo la sponda del suo piccolo villaggio di pescatori in Alaska.
Ma la sua attenzione si soffermò su una busta nascosta all'interno della bottiglia. Dopo aver aperto la bottiglia, Brandell ha trovato un messaggio di una studentessa della scuola elementare di un sobborgo di Seattle.
Il fatto che la lettera abbia viaggiato 1735 miglia senza alcun aiuto da parte del servizio postale degli Stati Uniti è insolito, ma questo è solo l'inizio di un altro mistero.

Sono passati circa 21 anni dal momento che Emily Hwaung mise il messaggio in una bottiglia di soda e Merle Brandell lo ha preso in mano sulla spiaggia.

"Questa lettera fa parte del nostro progetto di scienza per studiare gli oceani e imparare a conoscere le persone in terre lontane", ha scritto. "ti prego di inviare la data e il luogo della bottiglia con il tuo indirizzo. Io ti invierà la mia immagine e ti dirò quando e dove è stata collocata la bottiglia nel mare. La tua amica, Emily Hwaung".

Brandell, 34 anni, ha detto che molti dei 70 residenti di Nelson Lagoon sono stati incuriositi dalla sua scoperta.
Beachcombing è un'attività diffusa nel remoto occidentale Alaska. Tra le recenti scoperte una barca a vela è stata ritrovata sulla riva lo scorso ottobre.

"È una specie di sport. Ci tiene occupati. E 'uno dei piaceri della vita qui", ha detto Brandell del suo villaggio, raggiungibile solo in barca o in aereo, e che è troppo piccolo per avere un proprio negozio.

Brandell ha cercato di rintracciare il mittente: una classe di quarta elementare della Scuola di Città del Nord della Shoreline School District.

Nessuno ha risposto quando Brandell ha chiamato la scuola nel mese di dicembre. Così ha deciso di inviare al distretto scolastico la lettera, che è finita sulla scrivania del portavoce del distretto Craig Degginger.

Dopo qualche ricerca, Degginger ha scoperto che Emily Hwaung ha ora 30 anni e di nome fa Emily Shih, contabile e che vive a Seattle. Era in quarta, durante l'anno scolastico 1986-87 in una scuola che è stata chiusa più di un anno fa.

Shih si è detta sbalordita dalla notizia e ha immediatamente condiviso la sua felicità con i suoi collaboratori di Kirkland. Anche se "Non mi ricordo del progetto. E 'stato tanto tempo fa." Shih ha ammesso durante una recente intervista.

Dammi 4700 euro per vederti nuda

Una ragazza di 16 anni, di Barcellona, come tante altre sue coetanee stava usando Messenger, quando, come spesso accade, gli è arrivato il messaggio di uno sconosciuto con il quale a poco a poco è entrata in confidenza. L' uomo però ha iniziato a persuaderla di spogliarsi in webcam. Da quel momento ha deciso che la ragazza sarebbe diventata la sua merce. Ma ad ogni rifiuto della ragazza, l' uomo minacciava di mandare le foto di lei nuda a tutti i suoi amici e parenti.
Poi l' uomo ha cominciato ad esigere sempre più foto, nelle quali la ragazza doveva mettersi come glielo ordinava lui, fino ad arrivare a chiedere soldi per le immagini.
Non contento, ha contattato sotto un' altra identità la sorella della ragazza, di 12 anni.

Disperato il padre delle ragazze ha finito per pagare 5000 euro.
Il mostro, però non è sembrato soddisfatto e ha detto al padre che comunque le due ragazze dovevano continuare a spogliarsi, sempre a pagamento( del padre ovviamente).
A quel punto lo denunciarono, verso la fine dello scorso anno.
Le indagini della polizia spagnola sono arrivate fino in Perù, dove è stato trovato il ricattatore, Ricardo Javier M.N., peruviano di 29 anni che era già stato arrestato dalla polizia nel suo paese con l'accusa di estorsione nei confronti di minorenni per la diffusione di immagini di alto contenuto sessuale.

"I genitori non devono cedere ai ricatti" allerta la polizia. "Questa non è la via giusta per prevenire queste attività criminali. L' unica soluzione è denunciare gli autori di questi reati e consegnarli alla giustizia."

C'è da dire che l' ingenuità di questa ragazzina, e probabilmente di molte altre, è disarmante. Probabilmente lei non ha trovato niente di sbagliato quando gli è stato detto "Dai togliti il reggiseno", forse le è sembrato naturale che uno sconosciuto volesse vederle il seno e altrettanto naturale che lei glielo facesse vedere.
Ma quando sento queste notizie non riesco a capire se è più ingenua la ragazzina di 16 anni, che magari ha voglia di trasgressione, o il ricattatore: credeva davvero di passarla liscia?che non lo avrebbero denunciato e che continuassero a pagarlo?Mah, ormai se ne sentono di tutti i colori.

Durante la fuga il ladro si dimentica il figlio

Stava cercando di fare una rapida fuga da un supermercato olandese dopo il furto di un pacchetto di carne ma ha lasciato alla polizia un fondamentale elemento di prova - suo figlio di 12 anni.

Nella fretta il 45enne ladro ha fatto una veloce corsa per arrivare alla macchina, togliendosi di torno un lavoratore del supermercato che si era lanciato sul cofano del veicolo nel tentativo di fermare la fuga.

Di polizia di Kerkrade, città olandese ha detto che sono riusciti a rintracciare e ritrovare il ladro tramite il ragazzo, ma si è rifiutato di tornare e riprendere il figlio. L'uomo ha detto ai funzionari di lasciare il ragazzo alla madre.

Uomo denuncia furto di marijuana, viene arrestato



In Australia un uomo è andato dalla polizia per denunciare un furto in casa sua e come risposta la polizia lo ha arrestato per coltivazione di marijuana.

L' uomo, un 35enne che abita nella parte centrale della città australiana di Adelaide ha chiamato la polizia per segnalare che sei uomini si erano introdotti nella sua casa attraverso una finestra e avevano rubato una buona parte delle sue piantine di cannabis che coltivava in casa.

Una volta arrivati i poliziotti non sono stati in grado di trovare gli intrusi, ma sono arrivati con un altro mandato di perquisizione della casa, dove hanno trovato sei grandi piante di cannabis che crescevano nelle due camere da letto.
L'uomo è stato accusato di coltivazione di cannabis per spaccio.
"Vogliamo avvertire che la coltivazione di cannabis è non solo illegale, ma anche in grado di attrarre altre attività criminose come furti e assalti" ha voluto spiegare la polizia australiana.

Nuova polemica BBC per l' origine della Sindone

Appena una settimana dopo il tanto discusso documentario in cui la BBC rappresentava una nuova interpretazione della crocifissione che aveva destato la rabbia in alcuni ambienti religiosi; la BBC affronterà questo sabato uno dei più intriganti misteri della storia del cristianesimo con la trasmissione di un documentario che ha riaperto il dibattito su l'origine della Sacra Sindone di Torino. Il programma si prefigge di esaminare nuovamente la celebre analisi del carbonio 14 effettuata 20 anni fa, la quale aveva stabilito che quel pezzo di lino potrebbe non essere il sudario che avvolse il corpo di Cristo dopo essere stato crocifisso, perché risalente tra il 1295 e il 1360.

Due decenni dopo che le prove furono fatte su un campione da tre diversi gruppi che lavoravano in parallelo, i laboratori di Zurigo, Arizona e Oxford, vari esperti hanno ammesso che oggi il perfezionamento dei metodi per la datazione archeologica può superare e persino negare il verdetto. Il documentario "La Sindone di Torino"comunque non pretende né può raggiungere delle conclusioni assolute, ma apre la strada a coloro che hanno sempre sostenuto che la relatività della scienza ritiene falsa questa reliquia, forse la più studiata della storia, conosciuta come la Sacra Síndone.

Tra le opinioni del pubblico radiotelevisivo britannico emerge quela del professore Christopher Bronk Ramsey, attuale direttore del laboratorio Accelerator Unit presso l'Università di Oxford, dove ha condotto l'analisi della Sindone, nel 1988. Ramsey continua a seguire l'esito di tali test, ma ammette che potrebbero essere distorti a causa della contaminazione del tessuto di lino dovuto agli eventi del tempo (si conoscono tre incendi), e si è impegnato a replicare la Sindone nel suo laboratorio in un futuro prossimo, con il supporto delle nuove tecnologie. La notizia è stata accolta con favore da molti critici della tecnica del carbonio 14.

Il programma vedrà i telespettatori britannici, alla vigilia della domenica di Pasqua, esaminare la storia della Sindone che, secondo la tradizione religiosa, avvolse il corpo di Gesù, e che arrivò a Torino nel 1578, dove è esposta al pubblico solo in rare occasioni.

Il docomentario della BBC si riferisce anche alla Sindone di Oviedo, che coprì il volto di Gesù morto, e seguendo la descrizione di San Giovanni nel Vangelo, a partire dalle macchie di sangue i due pezzi sembrano corrispondere e mostrano anche lo stesso gruppo (AB).

I risultati, che potrebbero portare ad una incredibile verità, saranno distribuiti in Italia lunedì sera in primavisione e presentata dal noto e controverso giornalista Bruno Vespa.

La religione dello sport

Il calcio, qui da noi in Italia è considerato il gioco più bello del mondo e certe volte diventa la cosa più importante in assoluto per qualcuno, tanto da generare commenti come quelli dell' ex allenatore del Liverpool, che per qualcuno può sembrare molto preoccupante:"Alcune persone pensano che calcio è una questione di vita o di morte," disse una volta alla fine di una partita,"vi assicuro, che è molto di più".

Qualcuno potrà obbiettare che in fondo è solo una frase un po' enfatizzata e detta alla fine di una partita.Quando però vedi, nella Coppa d' Africa, la squadra nigeriana ammucchiarsi e impegnarsi in una fervente preghiera prima della partita, quella frase di Bill Shankly incomincia ad avere un senso e una sua verità.
La domanda è ovviamente perchè Dio viene trascinato in quello che è soltanto un passatempo, un gioco che, oltre tutto, metà della popolazione, soprattutto femminile, non trova così interessante.

Quindi coloro che non seguono il calcio potrebbero pensare che sia assurdo tutto questo, in fondo non è solo un gioco?
Ma vedendo la serietà con cui pregavano, si potrebbe perdonarli pensando che stavano pregando per la pace in Medio Oriente, anche se è molto improbabile.
Comunque vedendo i risultati ottenuti durante la coppa forse le preghiere sono servite, o forse no...

Per quelli che invece conoscono già la logica del calcio, incominciano a capire perchè ai tifosi vengono attribuiti aggettivi come "fedeli", o perchè Roberto Baggio venga chiamato il Codino Divino e l' ex centrocampista del Manchester United Eric Cantona "Dio".
Ma non è così un sacrilegio come si può pensare, infatti re Davide (Salmo 82:6) in un momento di intuizione, forse dopo avere avuto una visione in cui egli vide il futuro glorioso del calcio, ha dichiarato che "voi siete dèi, voi siete tutti figli dell' Altissimo ".

Ritornando alla frase di Shankly si dà un senso alle tanti morti di tifosi, soprattutto in questi ultimi anni. Infatti morire per il calcio era impensabile pochi decenni fa.

Dobbiamo ricordare che la percezione pubblica del calcio per la maggior parte degli anni Ottanta è stata riassunta da un articolo del Sunday Times, che sostiene che è stata 'una baraccopoli di sport per la gente delle baraccopoli', ha scritto.

Ora anche la Chiesa Cattolica, ha fatto il suo ingresso nella baraccopoli.

Il segretario di Stato del Vaticano, il cardinale Tarcisio Bertone, un appassionato di calcio, prevede che un giorno la squadra possa giocare in Serie A. Il talento non dovrebbe essere un problema, infatti nei seminari abbondano giovani calciatori di talento, tra i quali soprattutto i brasiliani. E non stiamo parlando di brasiliani come, il pallone d' oro Kaka, che di tanto in tanto indossa una maglietta sotto la sua divisa che evangelicamente dichiara "Io appartengo a Gesù". Forse quando i giocatori appartengono a Gesù, la corruzione e truffe possono essere una cosa del passato.

Il Vaticano ha introdotto un codice etico nella sua squadra, punendo i falli cattivi e vietando ai tifosi di urlare contro i tifosi avversari e arbitri.

In Scozia, invece, il derby Rangers contro Celtic è diventata una guerra tra protestanti e cattolici. Sacerdoti appartenenti alle diverse fedi offrono preghiere durante la messa per chiedere di battere l' avversario.

Ma la religione si è spinta ancora più in là come nel caso della AmaZulu, una squadra di calcio che, una volta giocava nello Zimbabwe's Premier League. L' AmaZulu è stata retrocessa perchè si è rifiutata di giocare al sabato. L' anno dopo il suo team è stato retrocesso, ma dice di non "perdere di vista i valori religiosi, per qualsiasi motivo. Forse la nostra ricompensa per tutti gli investimenti non è qui sulla Terra."

Ci sono poi giocatori come Nwankwo Kanu che danno il merito a Dio per la loro carriera fortunata e per i loro successi.A Kalu, infatti, nel 1990 era stato diagnosticato un problema cardiaco ma con la preghiera, dice lui, è riuscito a sconfiggerlo e ad ottenere grandi risultati.

Ma se ci sono giocatori che sono pronti a pregare e a ringraziare Dio quando le cose vanno bene, c'è anche chi trova come risposta alle grandi qualità di un giocatore proprio Dio.
Questo è il caso di Cantona, che dopo la morte del grande George Best, riflettè a voce alta:"dopo la sua prima sessione di allenamento in cielo, George Best, dalla sua fascia preferita, la destra , ha fatto girare la testa con le sue finte a Dio , che è stato assegnato a terzino di sinistra. Vorrei per amore che mi lasciasse un posto nella sua squadra, quella di George Best, non quella di Dio. "

Forse Shankly parlava per lo sport in generale, quando diceva che era più importante della vita e della morte.

Nuova pubblicità Cristiano Ronaldo contro un toro: subito polemica

L' ala del Manchester United ha rischiato di essere sommerso dalle ire degli animalisti per aver recitato la parte di un torero in una pubblicità televisiva.

La pubblicità, per la Fuji Xerox, mostra il centrocampista portoghese provocare il toro con un pallone come un matador fa col suo mantello.

La corrida è vietata in molti paesi, e persino in Spagna, sarebbe illegale secondo le leggi dei diritti degli animali, se non fosse per le esenzioni specifiche in quanto sport nazionale.

Tuttavia le polemiche sembrano essere eccessive, anche perchè il giocatore non sfiora nemmeno il toro, e poi con cosa lo avrebbe potuto trafiggere, con una pallonata per caso?

Cipro di nuovo unita? Il primo ministro pronto a negoziare la riunificazione

Demetris Christofias, il primo ministro di Cipro ha espresso il suo desiderio di giungere a una "soluzione" per la divisione tra la parte greca e quella turca.

I turchi avevano invaso la parte settentrionale dell' isola nel 1974 da allora l'isola è divisa, ma l'UE riconosce solo il governo greco-cipriota come unica autorità sull'isola. Il presidente cipriota governa circa i due terzi di tutta l'isola, che è la Repubblica di Cipro, di influenza greca e membro della UE.

Gli scontri di questi ultimi giorni in Tibet e Kosovo avevano preoccupato la Grecia e l' UE, temendo disordini anche a Cipro. Ma a smentire le loro preoccupazioni è arrivato il primo ministro dell' isola, Christofias, dichiarando di voler riprendere i negoziati con la parte turca già venerdi. Negoziati che si erano bloccati dal 2004, quando i greco-ciprioti respinsero un piano delle Nazioni Unite che era stato accettato dalla parte turca.
Un nuovo fallimento in questo senso sarebbe "devastante" per Cipro ha detto il primo ministro.

"Questa volta dobbiamo avere successo. Un nuovo fallimento sarebbe devastante per il futuro del nostro popolo, sia per i greco-ciprioti sia per i turco-ciprioti. Da parte nostra, vogliamo impegnarci a fondo per raggiungere presto una soluzione giusta, valida e fattibile" ha detto Christofias in una conferenza stampa prima della riunione di venerdì con il leader turco-cipriota, Mehmen Ali Talat. Tuttavia, Christofias, eletto il mese scorso, con un programma che comprendeva i negoziati con la parte turca, ha voluto essere cauto: "Riteniamo che non è produttivo agire con fretta".

Il nuovo primo ministro si dice pronto ad accettare una federazione di due zone sulla base degli accordi esistenti e in virtù del diritto internazionale e comunitario.