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La cerimonia del risveglio del Re Sole

Luigi XIV nel corso di un regno personale che durò 54 anni, seppe costruirsi un' immagine di grandezza ammirata ovunque.
Ma chi era Luigi XIV? Fisicamente era di statura piccola e per questo portava tacchi alti e una parrucca che lo alzavano di circa 20 centimetri. In lui colpivano la cortesia studiata, i silenzi calcolati, l' arte di eludere ma anche la sua meravigliosa vitalità.
Una vera e propria messa in scena regale che divenne per lui come una seconda natura. Tutto questo sottolineava una fiducia in se stesso che apparve fin dall' avvento al trono e si manifestò in una sorta di "orgoglio faraonico". Fin dall' infanzia si era considerato un essere a parte. A rafforzare questa convinzione, c' erano i suoi sudditti che gli ripetevano a gara che egli era l' immagine di Dio. Era dunque impegnato in una smaniosa e costante ricerca di grandezza. Ma talmente costante e smaniosa che anche il suo risveglio era come una grandissima cerimonia che effettuava quotidianamente.

All' ora che egli stesso aveva prestabilito, di solito verso le 8 del mattino, il re veniva svegliato dal primo valletto che dormiva ai piedi del letto regale. Le porte venivano spalancate dai paggi, mentre uno di essi avvertiva la cucina di corte per la colazione, un terzo invece si poneva sulla porta e lasciava entrare solo o signori che avevano diritto d' ingresso.
Il re recava in capo una piccola parrucca senza la quale non si mostrava mai, neppure quando era a letto. Quando poi si era alzato e il gran ciambellano insieme con il primo cameriere gli aveva porto il vestiario e le scarpe, chiamava i camerieri e le porte si spalancavano per la prossima entrata. Lì il Maestro del guardaroba gli sfilava la camicia da notte dal braccio destro, il primo cameriere dal braccio sinistro. Poi lo vestivano, lo aiutavano ad allacciarsi le scarpe, gli cingevano al fianco la spada, gli facevano indossare la giubba ecc.
Terminato di vestirsi il re pregava brevemente mentre l' intera corte attendeva già nella grande galleria che occupava l' intera ampiezza del primo piano del castello.
Questo era dunque il risveglio del re.

Ma il cerimoniale di corte risultava come l' incarnazione più evidente del sistema di potere edificato da Luigi XIV. La grande abilità del re Sole sarebbe stata quella di orchestrare il cerimoniale come un vero e proprio strumento di dominio di corte e di sovranità.