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Omaggio a Bukowski: il più grande poeta underground, il maledetto,il porco, il depravato,l' ubriacone


Esattamente 14 anni fa concludeva la sua esistenza a mio avviso il più grande poeta undenground all' età di 73 anni. Sto parlando di Charles Bukowski che il 9 marzo 1994 si spense nell' ospedale di San Pedro(California), dov' era ricoverato di leucemia.

Charles Bukowski è nato ad Andernach, in Germania, nel 1920 ma è vissuto in America dall' età di 3 anni fino appunto al giorno della sua morte.
Scrisse giovanissimo il suo primo racconto basandolo su un personaggio per metà reale e per metà immaginario: il generale Von Richtofen, asso aereo della prima guerra mondiale.
Prima di questo racconto però si era già fatto notare alla Junior High School dove i professori ricordano di lui lo sguardo sardonico e il ghigno diabolamente critico; ma anche per una relazione sulla visita del presidente Hoover: Charles fece il miglior compito, molto al di sopra della media, ma la sorpresa del docente fu un' altra:"Rimase veramente sbalordito quando ammisi candidamente che non mi ci ero recato".
Comunque i suoi primi racconti non furono compresi e rimase a lungo nell' ombra, ai margini della cultura ufficiale, anche per il suo stile di vita disordinato e ribelle.

Abbiamo detto infatti che all' età di quasi tre anni si trasferì insieme al padre Henry Bukowski Sr., di origine tedesca ma ex artigliere delle truppe americane, e alla madre Katherine Fett a Los Angeles.I Bukowski impedirono al piccolo Charles ogni input proveniente dalla nuova comunità
con continui ammonimenti a non avere contatti con i coetanei. All' età di sei anni il suo carattere si era già formato: schivo e impaurito, con problemi d' inserimento.Non lo aiutava di certo il suo tenue accento teutonico per il quale veniva irriso dai suoi coetanei.
A tredici anni e a quattordici comincia due delle sue attività preferite: a tredici comincia a bere con una chiassosa banda di teppistelli.
Un anno dopo scrive il suo primo racconto caratterizzato dalla rabbia verso la vita.
Passa un' adolescenza difficile soprattutto a causa di una spaventosa forma di acne autodefinendosi:"il brutto del vicinato. Tutto questo mentre gli altri miei coetanei cominciavano a toccare le ragazzine...".

Nel 1938 si diplomò stancamente alla High School e venne assunto come magazziniere alla Sears&Roeblick; si licenziò dopo una settimana : "Come si spiegavano quelle vite da operaio senza alcun senso? Esseri che nell'application form non avevano avuto difficolta’ a dichiararsi felici di lavorare un'intera vita alle dipendenze della Sears. I Capi? Senz'anima e di mediocre intelletto,implacabili con i subalterni. Leggendo Céline si consolidò il mio incondizionato rifiuto per ogni forma di lavoro regolamentato".

Hank(All'anagrafe risulta come Henry Charles Bukowski, Jr. "Henry mi ha stancato perchè i miei genitori mi chiamavano solo per fare qualche commissione o perchè dovevano picchiarmi. Charles è O.K. solo sulla pagina scritta. È un gran pasticcio. Così dico alla gente di chiamarmi Hank. Il, bravo, vecchio Hank.") dovette però fare i conti con suo padre che lo mandò via di casa.
Prese in affitto una camera sporca in una pensione-bordello.Tirava avanti facendo piccole comissioni agli avventori del Glenview, il suo abituale bar, che lo ripagavano in bevute. Si picchiava nei vicoli, si svegliava sulle panchine del parco.
Accusato di draft-dodgin, renitenza alla leva, per non aver tempestivamente comunicato i suoi spostamenti, fu scarcerato quando le autorità militari accertarono che ciò era avvenuto non intenzionalmente. "Non fu certo un trauma, ero solo sorpreso di come la vita fosse facile li dentro quanto incomprensibile fuori." A Philadelphia fece l'amore per la prima volta, a 23 anni: "Con una donna che pesava piu di cento chili". Henry Sr., intanto, descriveva meticolosamente al vicinato le eroiche azioni del figlio al fronte con i Japs. Nel 1944 pubblica il racconto Aftermath of a lenghb Rejection Slip sulla leggendaria Story e incomincia un burrascoso rapporto decennale con Jane Baker. Viene assunto dal Postal Service. Una sera, ubriacatosi pesantemente con la sua compagna alcolizzata, è vittima di una abbondante emorragia dalla bocca e dal retto, Ricoverato in condizioni disperate, viene salvato grazie alle trasfusioni di sangue donatogli dal padre.
Nel tentativo di allontanarsi dall'alcool comincia a recarsi all'ippodromo dove, al contrario, si ubriaca regolarmente.Nel 1959 gli vengono pubblicate otto poesie sulla rivista Harlequin: la direttrice Barbara Frye accetta la proposta di matrimonio di Hank per corrispondenza. Si separarono due anni dopo. L'editore John Webb, nel 1962, gli pubblica la prima raccolta di poesie, It Catches myHeart from my Hands (parzialmente tradotta in: C.B., Poesie, a cura di Vincenzo Mantovani, Oscar Mondadori, 1986, prima ed.). Le intenzioni suicide si fanno piu frequenti quando Henry Sr. muore per infarto e Jane viene stroncata dall'alcool.
Riesce tuttavia ad aumentare le sue collaborazioni con riviste letterarie underground come Epos, Outsiderl Breakthru.

Nel settembre dei 1964 diviene padre di Marina, nata dall'unione con Frances Smith, una giovane poeta. Comincia l'importante collaborazione con il settimanale off Open City: le sue velenose colonne verranno raccolte nel volume Nofes ofa Dirty Old Man (Taccuino di un vecchio sporcaccione, Guanda, 1979, in prima edizione, poi edito da Feltrinelli) che gli regalerà ampi consensi fra gli ambienti bella protesta giovanile. La speranza di poter divenire uno scrittore full time gli diede il coraggio di licenziarsi dall'insopportabile ufficio postale all'età di 49 anni. Contemporaneamente si separa dall'irrequieta Linda King (la co-protagonista di Women: trad. it. Donne, SugarCo,1980).
Comincia il periodo dei readings poetici, vissuti come vero e proprio tormento: "I momenti prima di cominciare erano un incubo: dovevo sempre ubriacarmi pesante e vomitare". Alla fine di una lettura particolarmente sofferta, nel 1976, conobbe Linda Lee, l'unica tra le sue bizzose compagne che fu capace di mettere freno all'imprevedibilità autodistruttiva di Hank. "Linda era stata mandata dagli dei per salvarmi la vita. " Gli cambiò regime alimentare, gli ridusse l'alcool, lo incoraggiò a non alzarsi mai prima di mezzogiorno ("il mio segreto per essere un grande scrittore"), lo invitò a recarsi assiduamente ad Hollywood Park per assistere alle corse. Gli stenti del vagabondo erano terminati: ai più era conosciuto come il bizzarro scrittore di Tales of Ordinary Madness. Furono proprio queste pagine che ispirarono a Marco Ferreri il film omonimo, nel 1981: "Mi recai al cinema con Linda: che impressione quando vidi il titolo. Poi una sensazione di essere in trappola: tutta quell'insopportabile gente che domandava autografi. Per fortuna uno capi e mi porse una bottiglia di whiskey. In verità ero già parecchio ubriaco. II film? Linda mi ha detto che alla fine della proiezione urlai "Buttatelo al cesso". In più non mi pagarono neanche un dollaro... ".
Riluttante verso altri tentativi, accettò nel 1987, dopo decine di rifiuti, la proposta cinematografica del regista Barbet Schroeder: Barfly ovvero la rappresentazione del giovane Hank-barbone. Il film ebbe come interpreti Mickey Rourke e Faye Dunaway, insieme ad un gruppo di vere 'mosche da bar', e per supervisore Francis Ford Coppola.

Gli ultimi anni sono vissuti in grande serenità ed agiatezza "Ora mi piace stare a bere vino buono e a carezzare i miei gatti. Ho comperato una Bmw. Nera. Per veri duri. Posso stare a letto quanto voglio, starmene tranquillo: è quello che ho sempre desiderato". Ma la prolifica vena compositiva non venne meno: con le condizioni fisiche che via via si aggravavano (si ammalò di tubercolosi nel maggio 1988) usci’ con quattro pubblicazioni nel giro di tre anni. Poi la morte: "Ti ho dato tante di quelle occasioni che avresti dovuto portarmi via parecchio tempo fa. Vorrei essere sepolto vicinoall’ippodromo… per sentire la volata sulla dirittura d’arrivo".

In tutti i suoi libri e racconti non è una fugace o "poetica" linfa creativa che lo induce a scrivere, ma la rabbia verso la vita, l'amarezza perenne del giusto di fronte ai torti e all'insensibilità degli altri uomini. Le storie di Charles Bukowski sono imperniate su un autobiografismo quasi ossessivo. Il sesso, l'alcol, le corse dei cavalli, lo squallore delle vite marginali, l'ipocrisia del "sogno americano" sono i temi sui quali vengono intessute infinite variazioni grazie a una scrittura veloce, semplice ma estremamente feroce e corrosiva.

Spesso Hank è stato etichettato soprattutto dalle donne che probabilmente non avevano mai letto un suo libro come un porco,depravato,ubriacone ma se si prova a leggere i suoi racconti si percepisce un bisogno d' affetto e si scopre anche un lato nascosto sentimentalista di Hank, anche se lui non lo ammettà mai tanto che diceva "se mai dovessi parlare di amore e di stelle... uccidetemi." e come si può vedere in questo video:



Oggi, dopo 14 anni dalla tua morte, tu vivi ancora, tu che io ti ho conosciuto da poco e mai ti conoscerò davvero perchè per te il miglior lettore era quello che ti faceva la grazia della sua assenza; tu che raccontavi delle tue vecchie sbornie,delle tue vecchie scopate, io e te sappiamo che alla fine sei diventato come quelli che odiavi quando eri sulla strada. Ma più ti leggo e mi capisco che non sono solo il sesso,l' alcol,la musica,la letteratura a farti diventare quello che sei, in fondo eri sempre in mezzo alla strada, ho capito grazie a te che bisogna andare avanti ad espedienti, fregarsene e andare avanti da soli. Per tutto questo ti ringrazio, si lo so che non te ne frega niente e che magari ti sei offeso per questa lunga biografia che sicuramente non ti sarà piaciuta, non è degna di un tipo come te, ma spero di poter rimediare con alcune tue citazioni ma forse non te ne fregherà nemmeno di queste.Beh, chi cazzo se ne frega! visto sto imparando...


"Detesto i prati perché tutti hanno
un prato con l'erba e, quando si tende a fare
le cose che fanno tutti gli altri, si diventa tutti
gli altri."

"Il genio è un uomo capace di dire
cose profonde in modo semplice."

"Spero che la macchina parta.
Spero che il lavandino non sia ingorgato.
Sono contento di non essermi scopato una studentessa.
Sono contento di avere problemi ad andare a
letto con le donne che non conosco.
Sono contento di essere un idiota. Sono
contento di non sapere niente.
Sono contento di non essere ancora morto.
Quando mi guardo le mani e vedo che sono
ancora attaccate ai polsi
mi dico che sono un uomo fortunato."

"L'uomo è la fogna dell'universo."

"Forse riusciamo a farcela.
Cerca di avere l'aria di un bancario, di un
dottore..."
"E che aria hanno?"
"Stupida e soddisfatta."

"Ero alla bancarotta, il governo era alla
bancarotta, il mondo era alla bancarotta.
Ma chi cazzo li aveva, i fottuti soldi?"

"Quel bar non lo aveva mai visto così pieno.
Sulla via per l'inferno c'è sempre un sacco di
gente,
ma è comunque una via che si percorre in
solitudine."

"Accavallò le gambe e si tirò su la gonna.
Si può andare in paradiso anche prima di
morire."

"La gente è il più grande spettacolo del mondo.E non si paga il biglietto."

"Non è mica la morte che importa,
è la tristezza, è la malinconia.
Lo stupore.
Le poche buone persone che piangono nella notte.
La poca buona gente."

"Signori, arriva il momento, nella vita di un uomo,
in cui questi deve decidere fra resistere o scappare.
Io scelgo di resistere."

"Ogni uomo è un poeta."

"Vuoi sentirti sicuro? La sicurezza si può avere in galera.
Tre metri quadrati tutti per te senza affitto da
pagare, senza conti della luce e del telefono,
senza tasse, senza alimenti. Senza multe.
Senza fermi per guida in stato di ubriachezza.
Cure mediche gratuite. La compagnia di
persone con gli stessi interessi. Chiesa.
inculate. Funerali gratuiti."

"Fay aveva una macchia di sangue all'angolo sinistro della bocca
e io presi un panno bagnato e gliela lavai via.
Le donne erano destinate a soffrire;
non c'era da meravigliarsi che volessero
sempre grandi dichiarazioni d'amore."

"Dovremmo trovarci un posto di lavoro, per
provargli che sei autosufficiente".
"Baby, non essere ingenua; qualsiasi stronzo
è capace di trovarsi un lavoro;
invece ci vuole cervello per cavarsela senza lavorare.
qui la chiamano l'arte di arrangiarsi.
E io voglio diventare maestro in quest'arte."

"Ospedali e galere e puttane: sono queste le
università della vita.
Io ho preso parecchie lauree. Chiamatemi
dottore."

"Senti un po', tu sai scrivere perché vivi come
un barbone?"
"Sono un barbone . Cosa dovrei fare
secondo te? Dovrei mettermi a scrivere sulla
sofferenza delle classi elevate?"

"Il matrimonio, Dio, i figli, i parenti e il lavoro.
Non ti rendi conto che qualsiasi idiota può
vivere così e che la maggior parte lo fa?"

"Passai accanto a duecento persone e
non riuscii a vedere un solo essere umano."

"Scrivere poesie non è difficile; è difficile viverle."

"Che schifo, eh, fratello, che la nostra merda
sembri meglio di quel che sembriamo noi. "

"Pensate a tutti i milioni di persone che vivono
insieme anche se non gli piace,
odiano il lavoro ma hanno paura di perderlo,
non c'è da meravigliarsi se hanno la faccia
che hanno."

"Seduto nella tua stanza in canottiera in una
calda notte estiva,
sigaretta penzoloni, è indubbiamente una
follia,
lo è sempre stata, questa ricerca senza fine
della verità definitiva che ci sfugge."

"Gente che va su e giù per le scale mobili,
negli ascensori,
che guida automobili, le porte dei garage che
si aprono schiacciando un pulsante.
Poi vanno in palestra per smaltire il grasso."

"Nella prossima vita voglio essere un gatto.
Dormire venti ore al giorno e aspettare che ti
diano da mangiare.
Starsene seduti a leccarsi il culo. Gli umani
sono dei poveretti, rabbiosi e fissati."

"la cosa terribile non è la morte,
ma le vite che la gente vive o non vive fino alla
morte."

"A volte mi sento come fossimo tutti
prigionieri di un film.
Sappiamo le battute, sappiamo dove
metterci,
come recitare, manca solo la macchina da
presa.
Però non possiamo uscire dal film.
Ed è un brutto film."

"Nella società c'è sempre chi difende i
subnormali
perché non si rende conto che i subnormali
sono subnormali.
E la ragione per cui non se ne rendono conto
è che sono subnormali anche loro.
Viviamo in una società subnormale
e questo è il motivo per cui tutti si comportano
come si comportano
e si fanno fra loro le cose che si fanno.
Ma questi sono fatti loro e a me non
interessa,
a parte il fatto che ci devo vivere insieme."

"I grandi uomini sono i più soli."

"Umanità, mi stai sul cazzo da sempre. Ecco il
mio motto."

"- ho bisogno di qualcosa da bere.
- tutti ne hanno bisogno solo che non lo
sanno."

"ecco il problema di chi beve, pensai,
versandomi da bere.
se succede qualcosa di brutto si beve per
dimenticare;
se succede qualcosa di bello si beve per
festeggiare;
e se non succede niente si beve per far
succedere qualcosa."

"Spesso le parti migliori della vita erano
quando non facevi assolutamente niente,
stavi solo a rimuginare, a riflettere.
Voglio dire, mettiamola così: voi immaginate
che niente abbia senso, ma non può essere
che tutto sia così, perchè vi rendete conto
che non ha senso e questa vostra
consapevolezza gli dà quasi un senso.
Avete capito quello che intendo? Un
pessimismo ottimistico."

"mi sono sempre piaciute le gambe.
E' stata la prima cosa che ho visto quando
sono nato.
Ma allora stavo cercando di uscire.
Da quel momento in poi ho sempre tentato di
andare nell'altra direzione,
ma con fortuna piuttosto scarsa."

"corrono come se avessero il fuoco sotto il
sedere in cerca di qualcosa che non si trova.
si tratta fondamentalmente della paura di
affrontare se stessi,
si tratta fondamentalmente della paura di
essere soli.
invece a me fa paura la folla..."

Lunghe passeggiate notturne,
ecco cosa rasserena l'anima:
sbirciare nelle finestre,
vedere stanche donne di casa che cercano di
tenere a bada i mariti imbestiati dalla birra.

"Presi la bottiglia ed andai in camera mia.
Mi spogliai tenni le mutande ed andai a letto:
era un gran casino.
La gente si aggrappava ciecamente a tutto
quello che trovava: comunismo, macrobiotica,
zen, surf, ballo, ipnotismo, terapie di gruppo,
orge, ciclismo, erbe aromatiche,
cattolicesimo, sollevamento pesi, viaggi,
solitudine, dieta vegetariana, India, pittura,
scultura, composizione, direzione d'orchestra,
campeggio, yoga, copula, gioco d'azzardo,
alcool, ozio, gelato allo yoghurt, Beethoven,
Bach, Budda, Cristo, meditazione
trascendentale, succo di carota, suicidio,
vestiti fatti a mano, viaggi aerei, New York
City,
e poi tutte queste cose sfumavano e non
restava niente.
La gente doveva trovare qualcosa da fare
mentre aspettava di morire.
era bello avere una scelta: Io l'avevo fatta da
un pezzo la mia scelta.
Alzai la bottiglia di vodka e la bevvi liscia.
I russi sapevano il fatti loro"

"sono il tipo che vive di solitudine:
senza solitudine sono come un altro uomo
senza cibo o senza acqua.
OGNI giorno passato senza solitudine mi
indebolisce."

L'immortalità è la stupida invenzione di chi
vive.

Tutte quelle persone. Cosa fanno? Cosa
pensano? Tutti dobbiamo morire, tutti quanti,
che circo! Non fosse altro che per questo,
dovremmo amarci tutti quanti, e invece no.
Siamo terrorizzati e schiacciati dalle banalità,
siamo divorati dal nulla.

Sono sempre in lotta con i minuti, non ho mai
tempo per niente. Certo, di tempo ne avrei un
sacco se riuscissi a star lontano dalle corse.
Ma tutta la mia vita è stata una lotta con le ore
per fare quello che volevo. C'era sempre
qualcosa che si frapponeva tra me e me.

Ero contento di non essere innamorato,di non
essere in pace con il mondo.A me piace
avercela con tutto e con tutti.Gli innamorati
diventano spesso nervosi, pericolosi.Perdono
il senso della realtà.Perdono il senso dell’
umorismo.Diventano
irritabili,psicotici,noiosi.Ammazzano perfino la
gente.

Non ho mai trovato un vero amico. Con le
donne, ogni volta era una nuova speranza, ma
quello succedeva i primi tempi. Lo capii
subito, smisi di cercare la 'ragazza dei sogni';
me ne bastava una che non fosse un incubo.

Credo che non viaggerò mai più. Viaggiare
non è altro che una seccatura: di problemi ce
ne sono sempre più che a sufficienza dove
sei.

Ovviamente è possibile amare un essere
umano, se non lo si conosce abbastanza
bene.

La differenza fra una democrazia e una
dittatura è che in una democrazia prima voti e
poi prendi ordini; in una dittatura non devi
perdere tempo a votare.

Tutti abbiamo udito la donnetta che dice: "Oh,
è terribile quello che fanno questi giovani a se
stessi, secondo me la droga è una cosa
tremenda". Poi tu la guardi, la donna che parla
in questo modo: è senza occhi, senza denti,
senza cervello, senz'anima, senza culo, né
bocca, né calore umano, né spirito, niente,
solo un bastone, e ti chiedi come avran fatto a
ridurla in quello stato i tè con i pasticcini e la
chiesa.

Qual è la differenza fra un tizio che sta in
galera e il tizio qualunque che incontri per
strada? Il tizio che sta in galera è un perdente
che ci ha provato.

Non mi fido molto delle statistiche, perché un
uomo con la testa nel forno acceso e i piedi
nel congelatore statisticamente ha una
temperatura media.

Perché bevo? Perché non riesco ad
affrontare la vita quando sono sobrio.

Mi guardai intorno. Non c'era nessuna donna
lì in quel caffè. Ripiegai sulla cosa che sta al
secondo posto in graduatoria: sollevai il mio
bicchiere e lo scolai.

Non cerco mai di migliorarmi o di imparare
qualcosa, rimango esattamente come sono.
Non sono uno che impara, sono uno che
evita. Non ho voglia di imparare, mi sento
perfettamente normale nel mio mondo pazzo;
non voglio diventare come gli altri.
La mia unica ambizione è quella di non
essere nessuno, mi sembra la soluzione più
sensata.

Se mai dovessi parlare di amore e di stelle...
uccidetemi.

Come diavolo fai a dire che ami una persona
sola, quando al mondo ce ne sono milioni che
potresti amare molto di più, e la sola stronzata
che ti fa parlare è il fatto che non le
conoscerai mai nella tua vita... L'amore è una
forma di pregiudizio, si ama ciò di cui si ha
bisogno.

Era come fare un lancio con il paracadute, se
non si apre non ci si può mica incazzare con
qualcuno.